Lotta alla contraffazione, nel 2019 oltre 200mila prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza

Importanti risultati sono stati ottenuti dalla Guardia di Finanza di Siena in materia di contraffazione ed abusivismo commerciale.

Oltre duecentomila, infatti, sono gli articoli sequestrati dalle Fiamme Gialle senesi: si tratta per lo più di maglie, scarpe ed accessori vari riportanti note griffe della moda abilmente contraffatte, oltre a merce priva della regolare marcatura CE, quali giocattoli, prodotti elettronici, beni di consumo e articoli di bigiotteria.  

Tali riscontri, ottenuti dall’inizio dell’anno, sono effetto dell’attuazione del “Dispositivo Operativo” messo in atto su tutto il territorio di competenza dai reparti del Comando Provinciale di Siena, coerentemente alle linee di indirizzo impartite dall’Autorità di Vertice del Corpo, per contrastare in modo tangibile ogni forma di illecito nello specifico settore e finalizzato alla tutela di un bene primario qual è la salute del consumatore finale, soprattutto quando tali prodotti sono destinati ai più piccoli.

In tal senso va ricordato il maxi sequestro di articoli carnevaleschi effettuato nella Val di Chiana, tra cui maschere, giocattoli, costumi e trucchi: tutti prodotti non genuini e non sicuri destinati ai più giovani, messi in commercio a prezzi decisamente bassi in virtù della scarsa qualità dei materiali utilizzati, privi in molti casi di qualsivoglia informazione circa i materiali utilizzati o della regolare marcatura CE. Quest’ultima riveste grande importanza per il cliente finale in quanto costituisce un attestato di sicurezza a garanzia della filiera di produzione e dell’affidabilità dei materiali adoperati per la realizzazione degli articoli. Ancora, i numerosi controlli attuati con cadenza pressoché giornaliera presso le fiere ed i mercati rionali dei 35 comuni della Provincia nonché sui mezzi di trasporto in transito lungo le principali direttrici di competenza.   

La vendita di prodotti contraffatti, oltre a minacciare la salute dei consumatori, altera pesantemente il regolare funzionamento del mercato, penalizzando gli imprenditori corretti a vantaggio di pochi operatori senza scrupoli attenti alle sole logiche di profitto e non a quelle di legalità. L’impegno profuso sul territorio testimonia, ancora una volta, il ruolo di polizia sociale svolto dalla Guardia di Finanza, oltre che di polizia economico-finanziaria, una polizia in cui gli appartenenti garantiscono lo svolgimento di attività a protezione e a favore dei contribuenti-cittadini onesti, vale a dire della parte sana della società.