Lorenzo Mulinacci, presidente dei Fedelissimi: “Dopo lo scorso anno Gilardino non meritava la riconferma”

‘Finché c’è sport c’è speranza’, la rubrica di approfondimento sportivo di Siena News, è arrivata ormai alla 30° puntata. Ad accompagnare Gennaro Groppa ed Emanuele Giorgi nell’appuntamento di ieri sera è stato Lorenzo Mulinacci, presidente del Siena club Fedelissimi, che ci ha permesso di fare il punto della situazione sulla Robur Siena dopo una settimana convulsa. Domenica, infatti, è arrivato l’esonero di Gilardino, e martedì è stato presentato il nuovo allenatore, Massimiliano Maddaloni, alla città.

“Io non conoscevo il nuovo allenatore – esordisce Mulinacci in trasmissione – e si è trattato di un nome a sorpresa che non dice niente alla maggior parte dei tifosi. In ogni caso, come tutti gli allenatori, dovrà dimostrare in campo il proprio valore: nel calcio quello che conta sono i risultati, le chiacchiere poi stanno a zero”. “Per quanto mi riguarda – prosegue il presidente della storica associazione di tifosi bianconeri – Gilardino non meritava la riconferma. Il Siena, l’anno scorso, voleva stravincere il campionato ed è arrivato 5° in classifica in D. La società, poi, questa estate ha deciso di riconfermarlo ancora prima che arrivasse Perinetti ed i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative, visti anche gli innesti. Se la società ed il Ds hanno deciso di cambiare guida vuol dire che i piani dicono di provare a vincere il campionato già da quest’anno”.

GG
EG

(Di seguito la puntata competa di ‘Finché c’è sport c’è speranza’)