Lisce e non conformi: in Toscana aumentano i casi di gomme non a norma

Lisce e non conformi: in Toscana aumentano i casi di gomme non a norma

Si è da poco conclusa la nuova fase di controlli a tappeto nelle regioni italiane che quest’anno sono al centro della campagna “Vacanze Sicure“, destinata a sensibilizzare gli automobilisti sui comportamenti corretti da tenere a guida, a cominciare dalla giusta attenzione alle gomme: intanto, le associazioni che organizzano questa iniziativa hanno reso noti i dati conclusivi sull’edizione scorsa, che ha coinvolto proprio la Toscana. E i risultati non sono confortanti, per la nostra regione.

Troppe irregolarità alla guida in Toscana. Lo scenario della Toscana, infatti, non si discosta dal trend riscontrato a livello nazionale, anche se la provincia di Siena è inserita tra quelle più virtuose (o tra quelle meno problematiche, se vogliamo capovolgere la questione). In media, il 16% delle vetture indagate è stata scoperta viaggiare con una irregolarità al Codice della Strada, o per una generale mancanza di revisione o per una specifica non conformità sugli pneumatici; la maglia nera va alle province di Firenze e di Pistoia, dove il dato raggiunge il 24%, mentre appunto Siena è lievemente sotto la media.

Siena più virtuosa. C’è però poco da gioire, perché lo scarto è veramente minimo per parlare di territorio realmente virtuoso; e guardando i riscontri relativi allo stato di usura dei battistrada le preoccupazioni aumentano, perché a Prato e (ancora una volta) a Firenze si registrano rispettivamente il 15% e 11% di vetture che circolano con gomme lisce, con gli automobilisti che appaiono incuranti del pericolo che potrebbero arrecare a sé e agli altri.

Ma c’è poco da gioire. Sempre a livello medio, poi, le indagini condotte lo scorso anno hanno evidenziato che il 4% di veicoli toscani viaggia con pneumatici non omogenei, il 13% di vetture monta ancora un equipaggiamento invernale anche in piena estate e il 4% ha addirittura danneggiamenti visibili. Il campanello di allarme scatta soprattutto nel confronto tra questi dati e quella della precedente rilevazione, effettuata appena tre anni fa, nel 2014: allora, infatti, tutti gli indicatori erano più bassi.

Dati peggiorati. Per la precisione, l’infrazione di vetture senza revisione toccava quota 5,56% (con Siena che aveva performance migliori, con un dato del 3,63%); più bassa anche l’incidenza delle gomme lisce, con percentuali regionali del 3,14%, così come quella gomme danneggiate visibilmente, che arrivava al 4,35%. In questi anni, dunque, la situazione è andata addirittura peggiorando, anche per l’incidenza progressiva delle difficoltà economiche che hanno attanagliato anche le famiglie toscane.

Non risparmiare sulla sicurezza. Ma, come il buon senso può già far intuire, il risparmio a scapito della sicurezza è effimero, oltre che pericoloso; meglio sarebbe, per ottenere vantaggi concreti, cercare di viaggiare sempre con auto e pneumatici in perfette condizioni, provando a cambiare treno di gomme al momento giusto per ridurre anche emissioni e resistenza al rotolamento (parametro che influisce anche sui consumi di carburante). Troppo costoso? No, se si sfruttano gli strumenti digitali.

Una strada migliore. Una recente ricerca, infatti, ha dimostrato che l’acquisto online degli pneumatici consente un risparmio diretto che nel nostro Paese raggiunge in media il 25% rispetto ad altri canali; molto alta è anche la quota di automobilisti che sono riusciti a trovare prezzi più bassi nell’ordine del 30% e 50% (15 acquirenti su cento), valore più alto a livello europeo. Da anni, infatti, l’ecommerce di gomme rappresenta la frontiera per trovare il giusto punto di incontro tra esigenza di sicurezza e convenienza economica, grazie ad esempio alle occasioni di vendita di portali come euroimportpneumatici, che in queste settimane ha messo in vetrina alcuni modelli della marca BF Goodrich.

Il dinamismo degli pneumatici online. Che questa sia la strada giusta lo confermano anche i risultati di crescita del settore delle vendite online, che hanno fatto registrare un ulteriore incremento del 30% in questa prima metà dell’anno, in netta controtendenza rispetto ai volumi stazioni delle transazioni nei canali tradizionali e con dinamiche migliori anche del valore generale dell’ecommerce italiano, che cresce in media con velocità dimezzata rispetto a quella degli pneumatici online.