L’intervento del capogruppo Pd in consiglio comunale a Colle di Val d’Elsa sul bilancio di previsione 2012

Colle val d'Elsa

“Una manovra complessa, maturata dopo un approfondito percorso di analisi e contenimento della spesa e composta da scelte non facili per continuare a garantire servizi essenziali ai cittadini in un contesto socioeconomico generale in crisi e di fronte alla forte riduzione di trasferimenti statali e di risorse esterne”. È questo il primo commento di Andrea Ferrini, capogruppo Pd in consiglio comunale a Colle di Val d’Elsa sul bilancio di previsione per il 2012 presentato ieri, mercoledì 4 aprile in consiglio comunale.

 

Le risorse e le risposte. “Il ritardo nella presentazione dei bilanci comunali in quasi tutti i Comuni italiani rispetto agli anni passati – continua Ferrini – è sintomo delle difficoltà nel far tornare i conti. Per l’anno in corso, il Comune di Colle di Val d’Elsa conterà su oltre 2 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno, confermando un trend di riduzione dei trasferimenti statali che, ormai da diversi anni, sta mettendo in ginocchio gli enti locali. Il 2012, in particolare, risente dei tagli di cinque manovre varate dall’ex governo Berlusconi nel 2011 e delle pesanti decurtazioni per gli enti locali contenute nel decreto ‘Salva Italia’ dell’esecutivo Monti. A questo si aggiungono la crisi dell’edilizia, che porta con sé la forte riduzione degli oneri di urbanizzazione, entrata extratributaria importante per i Comuni, e l’azzeramento di fondi destinati al sociale, che rimane, tuttavia, una priorità per l’amministrazione comunale colligiana di fronte al difficile momento economico di tante famiglie”.

“In risposta a questo complesso contesto generale – aggiunge Ferrini – il Comune ha avviato, alcuni mesi fa, un lungo lavoro di analisi per la costruzione della manovra che ha portato al taglio e al contenimento di alcune voci di spesa per far fronte al fabbisogno economico necessario a garantire servizi essenziali per i cittadini, a partire da sociale, scuola e trasporto pubblico. Gli investimenti, invece, conteranno su una parte delle risorse derivanti dal piano di alienazioni messo in piedi e sugli oneri di urbanizzazione. Invertendo una tendenza che ha segnato gli ultimi anni, non solo nella nostra città, infatti, questi non saranno più destinati alla copertura della spesa corrente, ma andranno a finanziare le manutenzioni di strade e scuole”.

 

Imu. “L’intero percorso di costruzione del bilancio – continua Ferrini – ha coinvolto tutte le categorie in causa e, in queste ultime settimane, anche i cittadini, in un’ottica di confronto che apprezziamo e condividiamo. Nei mesi scorsi anche il Pd ha promosso alcuni incontri nei propri circoli, portando un contributo alla costruzione della manovra e chiedendo equità sociale e tutela delle fasce deboli della popolazione, soprattutto in vista dell’applicazione dell’Imu, strumento di tassazione patrimoniale che, nell’immaginario collettivo, è una buona fonte di entrata per il Comune. In realtà, non è affatto così, perché lo Stato si riprende buona parte del gettito fiscale che deriva dall’Imu, in barba al decantato federalismo fiscale mai applicato realmente. Condividiamo anche la scelta di non aumentare le aliquote Irpef e le tariffe per i servizi a domanda individuale e quella di applicare l’Imu salvaguardando la prima casa, con l’aliquota base fissata dal governo. Sugli altri immobili, apprezziamo lo sforzo compiuto per tutelare le attività produttive”.

 

“Il momento difficile che sta segnando l’attività degli enti locali in tutta Italia – conclude Ferrini – non può essere analizzato guardando soltanto gli ultimi mesi e le decisioni del governo Monti, anche se ha confermato il trend di diminuzione dei trasferimenti statali avviato dal precedente esecutivo. Il rischio maggiore, ma ormai è una certezza, è che i Comuni, enti più vicini ai cittadini e alle loro esigenze, perdano la loro possibilità di decidere e indirizzare lo sviluppo dei propri territori. Qualcuno, anche nella nostra città, scrive i ‘libri dei sogni’ e accusa l’amministrazione comunale come se il nostro Comune fosse un’eccezione. Credo che sarebbe meglio guardarsi attorno, prendere piena coscienza della realtà a livello provinciale, regionale e nazionale e volere più bene a questa città, pensando anche a chi verrà dopo di noi”.