L’igienizzante “senese” killer del coronavirus è antibatterico ed antivirale, efficace su tutto

C’è tanta Toscana e soprattutto tanta Siena dentro il progetto di Photoactive, un prodotto capace di neutralizzare il coronavirus nelle superfici. Un prodotto di cui parliamo da mesi e che oggi ha raggiunto i risultati attesi: efficace su tutto, come antivirale e antibatterico, con una resistenza che dura, invariata, nel tempo.

Adesso, per il prodotto, inventato dal chimico di Isernia Luigi Gravelli, e nato grazie alla collaborazione tra l’avvocato senese Alberto Botarelli e l’imprenditore Omar Alessandrini di Prato, Ceo di Biomedicalpharman è arrivata così la conferma definitiva: “Possiamo dire con assoluta certezza che abbiamo un prodotto antivirale ed antibatterico permanente adatto per tutte le superfici” dichiara Botarelli.

Qualche mese fa il laboratorio di Microbiologia dell’Università di Siena diretto dalla virologa Maria Grazia Cusi aveva provato in vitro l’efficacia anti covid e antivirale, mentre da tempo sono state certificate le doti di antibatterico del prodotto in Italia e all’estero come negli Stati Uniti dove la FDA (Food Agricoltural Organization) ha riconosciuto e registrato il prodotto come “disinfettante – General Hospital” autorizzandone importazione ed uso anche ospedaliero.

Nei laboratori senesi di Vismederi sono iniziati i test necessari a provare la efficacia antivirale sui tessuti. “Sono stati da subito ottimi e si é visto che anche con piccole quantità di prodotto per mt2 i tessuti, tanto di origine sintetica che naturale, avevano un abbattimento virale del 99.9%: risultati che si possono definire rilevanti e che hanno incoraggiato ad estendere i test a varie “famiglie” di prodotti tessili”, commentano dall’azienda

In seguito è arrivata la prima certificazione (ISO-18184) del TNT, cioè quel materiale tessuto non tessuto di cui si compongono tanto l’abbigliamento medico monouso che le mascherine (FFp2 e FFp3). “Questi risultati, che possiamo ritenere assolutamente rilevanti e che certificano la bontà del prodotto sui tessuti, sono stati integrati da altri importanti test che hanno dimostrato che il prodotto é “food contact” ed assolutamente “non tossico” tanto che si puó usare su superfici a contatto con i cibi senza nessuna conseguenza per l’uomo”, prosegue la nota.

“L’ultima serie di test sono stati rivolti a comprovare la resistenza del prodotto sui tessuti che sono stati divisi in quattro differenti specie, trattati con il prodotto e poi inviati a fare lavaggi industriali per “simulare” gli stress che normalmente hanno nella loro “vita utile” – continuano-. Anche in questo caso si é continuato a lavorare con la Vismederi di Siena che ha certificato che Photoactive Tex era presente e attivo al 99.99% sui tessuti lavati in maniera industriale anche dopo ben 30 lavaggi: si può pertanto concludere che con una applicazione del prodotto si é arrivati ad una copertura antivirale per tutta la vita utile dei tessuti e dei capi che con questi saranno confezionati, siano essi di natura sintetica (come nylon-lycra ecc…) che naturale come il cotone”.

A dare un aiuto per i test è stato  il  dottor Emanuele Cecchi di Prato: “Mi é venuto naturale partecipare alla realizzazione tecnica di tutti i test fatti sul prodotto in ambito tessile- afferma-. Mi hanno colpito la duttilità e la resistenza del prodotto a tutte le sollecitazioni a cui lo abbiamo sottoposto e credo davvero che questo sarà il futuro della disinfezione nel campo tessile”.

Il prodotto è già utilizzato in Francia in tutta la grande distribuzione (nella foto di copertina, si vede l’etichetta sui carrelli della spesa) e sono già avanti nella fase contrattuale Stati Uniti, Emirati Arabi, Santo Domingo, Russia e Giappone mentre è già in uso a Panama. In Italia il Photoactive è stato utilizzato a livello industriale e testato sui vaporetti a Venezia, con una sperimentazione iniziata ad agosto e conclusa lo scorso gennaio che ha testato ogni mese la sterilità delle sedute, dei passamano, dei bagni.