L’eredità di Ugolini Billò e la “Piscina Probatica”

Il 6 settembre 1730 muore Antonio di Alessandro Ugolini Billò, rettore dell’ospedale di Santa Maria della Scala dal gennaio del 1710. Non avendo figli lascia al Santa Maria della Scala tutti i suoi averi e destina parte dell’eredità ad opere che abbelliscano l’abside e l’altare maggiore della chiesa della Santissima Annunziata, specificando che vengano commissionate ad artisti romani. Su consiglio di Flavio Chigi, la decorazione absidale viene affidata al napoletano, nato a Gaeta, Sebastiano Conca, principe di San Luca e allora all’apice della sua notorietà. Il Macchi ne registra l’arrivo in città l’11 agosto 1731; il Conca dipinge la straordinaria “Piscina Probatica”, scoperta al pubblico il 12 aprile 1732. Narra il Pecci che “le trombe e i tamburi riempirono l’aria di strepitoso applauso”. Un grande successo, quindi, pagato 1500 scudi, tanto fu l’onorario del Conca, cui si supplisce, precisa Pecci, con il lascito testamentario dello “zelante cavaliere Antonio Ugolini”.

Maura Martellucci

Roberto Cresti