L’economista Cottarelli ritorna a Siena: ” Bene l’enfasi del governo contro l’evasione fiscale”

“Qui si sta benissimo ed venire è sempre un piacere, mi ricordo da giovane quando correvo sulle vostre colline”. Sono dolci le memorie che corrono nella mente di quello che 40 anni fa era solamente un giovane neolaureato in Scienze economiche e bancarie all’ Università di Siena. Forse quel ragazzo 25enne non sapeva quante cariche importanti per l’Italia avrebbe rivestito. Oggi è ritornato in città come direttore dell’Osservatorio dei conti pubblici italiani, ma in passato Carlo Cottarelli è stato anche commissario per la spending review, ha lavorato al Fondo monetario internazionale ed è stato anche uno dei papabili nomi per un “esecutivo del Presidente” in caso di fallimento delle trattative della nascita del vecchio governo gialloverde. Tanta esperienza maturata nel campo di finanza ed economia, un’esperienza che oggi gli ha permesso di essere il protagonista di un incontro all’università di Siena dal nome “Meno burocrazia più sviluppo”. “Parliamo di burocrazia, inefficienza del settore pubblico e della lentezza della giustizia che scoraggia gli investimenti in Italia – ci dice l’economista”.

 

 

Tante sono state le sue riflessioni esposte davanti ai giornalisti soprattutto per quello che riguarda il sistema paese. Cottarelli ha parlato della manovra economica del governo giallorosso e  del debito italiano. “Ci molte micromisure che entreranno a fine anno e non impatteranno sulla nostra spesa pubblica -spiega-. La situazione attuale non permette un deficit più alto, magari nella manovra si poteva tagliare un po’ di più sulle tasse, più risparmi fanno bene all’economia. Non era l’anno migliore per tagliare il debito ma bisogna fare comunque qualcosa”. Cottarelli ha poi dato il suo beneplacito all’esecutivo Conte bis per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, ad ora a parole una grande battaglia di questo governo. ” Molta enfasi contro l’evasione, questo è un bene – spiega -. Non si può però ottimisti sui risultati immediati. Il carcere contro gli evasori esiste già ed è un deterrente che dovrebbe essere usato”.

Marco Crimi