Le studentesse e laureate dell’Università di Siena propongono ‘Voci di Marzo’ sulle discriminazioni di genere

L’ultimo progetto di Thr (It’s time for human rights) si intitola ‘Voci di marzo’ e riunisce studentesse e laureate dell’Università di Siena impegnate nei temi di diritti umani e discriminazioni. Thr nasce nell’ambito di un corso sulle soft skills organizzato dal dipartimento di Scienze politiche e internazionali, dal Santa Chiara lab e da Unicef.

Durante tutto il mese ci saranno ospiti esperti su canali social dell’associazione (Facebook e Instagram) per affrontare vari temi legati alle discriminazioni di genere ed al mondo della donna.

Il ciclo di incontro ha preso il via l’8 marzo con un incontro con la professoressa Donatella Puliga, che ha parlato delle divinità femminili e dei valori classici nel contemporaneo. Il progetto proseguirà il 13 marzo con un approfondimento, curato dal professor Federico Lenzerini, docente di diritto internazionale, sul ruolo della donna nelle popolazioni indigeni. Domenica 14 marzo sarà il turno della dottoranda in scienza politica e sociologa Natasha Debora Aidoo, collaboratrice della rivista ‘ingenere’, che parlerà delle origini dell’afro-femminismo.

Il 20 marzo Sara Ginestous, specializzata in eventi di moda, interverrà sulla moda, l’emancipazione femminile e più in generale sugli abiti come simbolo di rivoluzione. Mentre Rosy Grassi, nella giornata del 21 marzo, interverrà sul tema della sessualità e sulla scoperta di sé.

Il fine settimana successivo le interviste si concluderanno: il 27 marzo Elisa Ticci, docente di economia pubblica, interverrà sul tema del rapporto tra indipendenza economica e violenza di genere. Il 28 marzo la professoressa Francesca Bettio, docente di politica economica e cofondatrice del portale ‘ingenere’, interverrà sul tema del ruolo della donna nel mondo del lavoro, il gender-pay gap ed il fenomeno del glass-ceiling.

L’associazione Thr ha anche aperto una call per realizzare un video finaledi ‘Voci di marzo’, attraverso il quale rispondere alla domanda ‘Cosa vuol dire essere donna nel 2021?’.