Le storie di Siena News – Il Principe Lorenzo Marchionni racconta le sue Feriae Matricularum

“E’ una sensazione diversa. Nell’evoluzione di questo ‘gioco’, nei goliardi mentre cresci ti approcci sempre di più al palco, se sei bravo ci stai sopra ma ti costruiscono il ‘gioco’ tutto intorno. Quest’anno ho dovuto costruire tutto io con la mia Balia. E’stato molto differente, una visione diametralmente opposta. E’ quasi folle l’organizzazione di un’operetta”.

Stanco, provato ma emozionato e felice, il Principe Lorenzo Marchionni racconta le sue Feriae Matricularum che partiranno la settimana prossima. Tutto partità nella mezzanotte tra martedì 7 e mercoledì 8 maggio in teatro. Alle 13 dell’8 maggio sarà la Carciofata (qui Lorenzo fa sapere che ci sono state delle difficoltà) , con gli inni ed il discorso della madrina Malena, ad dare il via ufficialmente alle Feriae , successivamente alle 23 la festa d’apertura al bar Nannini Conca d’Oro. Giovedì 9 maggio alle 17 sarà inaugurata, nell’Entrone del Palazzo pubblico, la mostra I Goliardi e i Rinnovati. Venerdì 10 alle 17 ci sarà la corsa dei canotti e alle 13 di sabato 11 maggio il pranzo del Decennale 2009. Tutte le mattine nelle scuole superiori senesi ci sarà Liberatio Scholarum. Il Numero Unico, è stato presentato oggi, ed è stato Milo Manara ad essere l’autore della copertina.

Per la prima volta dopo sedici anni, l’operetta andrà in scena giovedì 9, venerdì 10 e sabato 11 maggio alle 21 ai Rinnovati. Per il Principe questo ritorno nel teatro che, dal 1951 fino al 2003, è stato la casa dei goliardi è stato un sogno che ha donato a se’ stesso e agli stessi goliardi di ora che potranno calcare quel palco e a quelli di ieri che proprio lì hanno lasciato bellissimi ricordi.

“Sentivamo le storie di cosa era quel teatro, molto più grande ed avvolgente rispetto a quello dei Rozzi – sottolinea Lorenzo Marchionni -. Quest’anno dopo mesi di trattative con il Comune stiamo per rimettere il piede a casa. Sarà una bella sfida, ai Rinnovati ci sono più di 100 posti in più rispetto ai Rozzi e, moltiplicandolo per tre sere, fa un certo effetto ma siamo molto contenti del risultato. E’un tentativo per rimanerci per sempre, lasciando i Rozzi, che ci hanno dato grandi soddisfazioni negli ultimi anni, ma sentiamo che è il teatro di Piazza del Campo ad essere casa nostra”.

Ai Rinnovati sarà rappresentata un’operetta che, come spiega il Principe, seguirà, con l’uso dell’ironia e della satira che da sempre lì contraddistingue, il filone dell’attualità ed andrà ad indagare quello che è il mondo dei social network e di come questo influenza la società, anche quella senese.

“Cercheremo di cogliere soprattutto l’imbarbarimento culturale che c’è al giorno d’oggi – afferma Marchionni -. Non sarà ambientata nei nostri giorni ma sarà in un’altra epoca. Non è stata un’operetta facile da scrivere perchè scrivere sull’attualità, sugli usi e sui costumi e non più su un oggetto preciso, è complicato però siamo contenti. Il suo titolo è Fallowers, è stata scritta dagli studenti con la supervisione di chi ha fatto prima di noi questo ‘gioco’, come l’immancabile Luca Virgili, con l’aiuto di persone come Giampiero Cito e Duccio Rossi”.

Ed è dopo averci raccontato quelle che saranno le sue Feriae da Principe, che Lorenzo Marchionni lascia dello spazio ad alcune sue considerazioni personali sul come sono cambiati i goliardi a Siena e su come deve essere mantenuta una tradizione anche se sono i tempi a chiederti di adeguarti.

“Questo è il mio settimo anno nelle Feriae – spiega Marchionni-. E’tutto molto diverso ma noi cerchiamo di non snaturarci, ci siamo aggiornati, soprattutto nei social network perchè è sempre più difficile trovare persone che vengono a teatro. Lo dico a malincuore – prosegue-, i giovani sotto ai 21, 22 anni non percepiscono la bellezza di andare a teatro, preferiscono il cinema ed il film. Da quando poi sono entrato io fino ad oggi, sto notando che c’è un po’ meno partecipazione da parte dei ragazzi di Siena, ma questo perchè tanti senesi studiano in università di altre città. Nelle Feriae di ora ci sono molti fuori sede, anche io lo sono”.

Marco Crimi