Le meraviglie del Pavimento del Duomo – La “Strage degli innocenti”

Situata nella zona del transetto sinistro, la “Strage degli Innocenti” è una scena dominata da una drammaticità totale che provoca profonda suggestione e coinvolgimento emotivo in colui che la ammira.

L’opera, commissionata da Alberto Aringhieri al pittore Matteo di Giovanni, venne realizzata nel 1481 e racconta il celebre episodio del Nuovo Testamento tratto dal Vangelo di Matteo, in cui il Re Erode dopo aver appreso della nascita di un nuovo Re ordina l’omicidio di tutti gli infanti maschi mentre la Sacra Famiglia riesce a fuggire in Egitto. Seduto su un trono di marmo ornato da putti alati, il sovrano Erode dirige l’esecuzione della strage con il dito puntato verso i soldati con le spade sguainate. Le madri urlanti e straziate dal dolore cercano invano di proteggere i loro piccoli, molti dei quali giacciono già a terra senza vita.

Lo sfondo è caratterizzato dalla presenza di un portico in perfetto stile rinascimentale, con archi a tutto sesto poggiati su capitelli di ordine corinzio. Matteo di Giovanni ha trattato lo stesso tema della Strage in altre opere a Siena, come per esempio nella chiesa di Sant’Agostino e nella Basilica di Santa Maria dei Servi. La tarsia evoca un tragico avvenimento dei tempi che aveva profondamente scosso il popolo senese. Nel 1480, mentre il duca Alfonso di Calabria era in visita a Siena, i Turchi sbarcarono ad Otranto assediando la città e perpetrando una strage di cittadini che non avevano abiurato la fede cristiana. La scena può essere dunque interpretata anche come una metafora della persecuzione dei primi martiri cristiani.

Clelia Venturi

Tratto da: Siena – Cattedrale, Cripta, Battistero di Marilena Caciornia