Le anteprime toscane 2023 trovano il mercato del vino in grande forma

Si sono svolte nell’arco della settimana le Anteprime Toscane del vino, l’evento annuale che vede coinvolto tutto il comparto vinicolo della Toscana (o quasi).

La kermesse dei vini toscani costituisce per i produttori il luogo in cui si presentano i frutti del proprio lavoro a stampa ed operatori, ma è anche un momento di confronto e scambio di opinioni tra amici.

La manifestazione sì è aperta l’11 febbraio con PrimAnteprima 2023, presso il Cinema della Compagnia di Firenze, dove alla presenza della stampa nazionale e internazionale, in un dibattito moderato da Tinto (noto volto di Decanter Rai Radio2), i rappresentanti delle istituzioni insieme ai consorzi di tutela hanno fatto il punto sull’andamento, e sui trend ed export del settore vitivinicolo in Toscana e del fenomeno dell’enoturismo.

Durante la conferenza inaugurale, Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) ha presentato la propria analisi che mette in rilievo come il 2022 sia stato un anno da record per il vino toscano all’estero, con una crescita in valore dell’export del 7% rispetto all’anno precedente. Domenica 12 è stata la volta di Chianti Lovers e Morellino di Scansano alla Fortezza da Basso di Firenze, dove sono state presentate le nuove annate di più di 120 aziende dei territori per un totale di 400 etichette in degustazione tra Chianti e Morellino, parlando faccia a faccia con i produttori, ascoltando la storia e conoscendo l’identità dei loro prodotti.

Lunedì 13 e martedì 14 alla Stazione Leopolda di Firenze è tornata la Chianti Classico Collection, che quest’anno oltre a svelare l’annata 2021 di più di 200 aziende e 750 etichette del Gallo Nero, ha confermato la realtà delle Unità Geografiche Aggiuntive (UGA). Proprio durante la manifestazione è stato comunicata l’entrata in vigore entro breve, con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, della possibilità di indicare sulle bottiglie di Chianti Classico Gran Selezione il nome dell’unità geografica di provenienza. Un grande passo per capire le differenze delle 11 microaree ed apprezzarne maggiormente le qualità.

Durante l’evento era inoltre possibile partecipare agli incontri condotti da Alessandro Masnaghetti (giornalista esperto di studio della mappatura delle zone delle denominazioni) utili a conoscere e comprendere ciascuna delle singole unità geografiche. Il Gallo Nero è arrivato alla Collection con grandi risultati sui mercati esteri, segnando una crescita di fatturato del 17% rispetto al 2021 (secondo i dati dell’Osservatorio Maxidata). Mercoledì 16 è stata la volta del Nobile di Montepulciano che, oltre a presentare l’annata 2020 del Nobile nella Fortezza di Montepulciano, si conferma la prima denominazione italiana ad aver ricevuto il marchio di certificazione di sostenibilità secondo lo standard Equalitas (dopo un percorso avviato già dai primi anni ’90).

I vini poliziani inoltre hanno scoperto di essere molto più antichi di quello che fino ad oggi si sapeva, grazie al recente rinvenimento nell’Archivio di Stato di Firenze di una pergamena del 1350, contenente un contratto di commercializzazione ed esportazione del vino prodotto da una famiglia signorile del tempo a Montepulciano. La maratona toscana si è conclusa con le Anteprime della Vernaccia di San Gimignano giovedì 16 a San Gimignano e Venerdì 17 con le anteprime dell’ Altra Toscana a Firenze.

Stefania Tacconi