Si realizza il sogno di Atl: una casa per i genitori dei piccoli pazienti oncologici

“Nonostante il covid riusciamo a realizzare il nostro sogno nel cassetto”, è molto emozionata Katia Landi, presidente di Atl Siena Onlus da sempre in prima linea contro le leucemie e i tumori del bambino, quando parla del nuovo progetto dell’associazione: “saremo in grado di dare gratuitamente ospitalità alle famiglie dei piccoli pazienti oncologici della pediatria delle Scotte“.

Aprirà  infatti nei primi giorni di novembre la Casa Atl, “un’idea che avevamo in mente da tanti anni e che abbiamo deciso di concludere, lavorandoci giorno per giorno da luglio – commenta Landi- .Quando farò entrare il primo genitore per me sarà come toccare il cielo”.

Il motivo del progetto? “Il maggior disagio delle famiglie è  quello di non sapere dove andare durante il periodo della permanenza del bambino in ospedale -spiega Landi -.Non tutti sono in grado di pagarsi l’albergo e non bisogna creare distacco: è importate la vicinanza del nucleo familiare in questi momenti, se qualcuno si allontana è una cosa che crea molto dolore”.

Per questo motivo, con le risorse finanziarie a disposizione, Atl ha preso in affitto un’abitazione in via del Vecchietta “vicino al policlinico”, sottolinea Katia Landi. L’appartamento è costituito da due camere: una matrimoniale ed una più piccola con due lettini. “C’è la cucina, il bagno e la casa è dotata di tutto: lavatrice, lavastoviglie, tv a colori . C’è tutto il necessario da dare a chi ha bisogno”.

Il percorso sta arrivando alla conclusione ma  è stato tutt’altro che facile: “abbiamo incontrato tante difficoltà, basti pensare a quello che ci sta imponendo l’emergenza sanitaria – continua Landi-. Per ospitare qualcuno bisogna che la casa sia sanificata e poi quando va via dobbiamo fare altrettanto. Sono spese che si accumulano”.

Inoltre “in un  periodo normale avremo potuto ospitare più nuclei famigliari diversi”,  ma con il coronavirus  “non possiamo permettercelo. Questo grande demone -così l’ha chiamato Landi- purtroppo ci dovrà fare scegliere e decidere quale famiglia ha maggiore bisogno della struttura”.

Alla fine però il sogno dell’Atl si compirà comunque “per merito delle persone che fanno parte dell’associazione , che hanno dato una mano e che mi sono stati affianco – conclude Landi-. Senza di loro e senza il mio consiglio non ce l’avrei fatta, hanno fatto un grande sacrificio. Ci siamo dedicati anima e corpo, ci siamo fatti coraggio e siamo andati avanti. E’stato uno sforzo enorme ma mi sento orgogliosa di aver portato in fondo”.

Marco Crimi