L’associazione Centro storico plaude al comitato via Camollia: “Un quartiere vissuto non è mai consumato”

“Voglio esprimere un plauso a tutto il comitato della via Camollia, agli artisti dell’Italian Opera, a Enzo Parri e a un’amica come Cristina Ferri”, si apre così la lettera di David Chiti, presidente dell’associazione Centro storico città di Siena. “Domenica sera, ieri, hanno tutti avuto un ruolo nel restituire alla comunità senese una diversa visione di una strada per cui da anni ci impegniamo per far sì che venga abbandonata dai mezzi pesanti e che le molte attività che la popolano e i molti cittadini che qui risiedono possano avere un affaccio sicuro e fecondo di attività sul lastricato. – prosegue la missiva – Portare per due ore la lirica in strada, eseguire arie dalle opere più conosciute, è stato un modo originale per far comprendere le valenze espresse da questa porzione di Siena. E credo che chi ha avuto la fortuna di esserci ha sicuramente apprezzato”.

“L’associazione Centro storico città di Siena sarà accanto al comitato di Camollia quando vorrà ripetere il suo evento e sarà accanto (esercitando un ruolo facilitatore) – si legge ancora – a qualunque altra parte della città vorrà cimentarsi in un evento di strada. Noi non ci fermeremo affinché questi eventi che esportano civiltà e cultura nelle vie, che ristabiliscono l’etica del vivere sociale e quel sempre perseguibile patto non scritto nelle relazioni tra cittadini residenti ed esercenti, si possano fare sempre più frequentemente. Ciò nondimeno, stigmatizzo e condanno chi si è reso autore la notte precedente di danneggiare il cartello di divieto di transito che, in ragione dell’evento di strada, era stato apposto all’ingresso della bellissima via di Camollia in modo da consentire agli esercenti di poter apparecchiare in strada e ai residenti di godersi la via senza il passaggio dei mezzi pesanti.

“La violenza contro le cose e contro le persone non avrà mai giustificazione – conclude Chiti – ai nostri orecchi, diversamente saremmo sempre a disposizione per ascoltare qualunque cittadino intenderà esporci un problema”.