La rigenerazione urbana unisce le realtà di Siena: ecco “Ortaperto”

Se un bando della Fondazione Monte dei Paschi incontra la volontà di una delle Contrade di promuovere il territorio attraverso la collaborazione tra tutte le realtà esistenti in quel rione, ecco che nasce un progetto che riqualifica una parte della città. La collaborazione sorta tra Siena Art Institute, la Contrada della Tartuca e Casa Clementina,  ha dato vita al progetto “Ortaperto”, nato con lo scopo di promuovere la rigenerazione urbana.

“Ortaperto, il giardino che forma” è un’iniziativa finanziata dalla  Fondazione MPS nell’ambito del bando “SIENAcondivisa”.

Al centro dell’evento vi è la rigenerazione di uno spazio privato (balconi interni dell’ex-Istituto Pendola) e uno pubblico (Orti de’ Tolomei) attraverso una serie di attività di formazione incentrata sulla costruzione di orti e giardini da balcone ed anche spazi adatti all’ambiente cittadino, aperti alla comunità intera. Nel corso del progetto sono stati realizzati anche un bug hotel e una serie di kit modulari di design, distribuiti gratuitamente ai partecipanti, per la realizzazione di orti da balcone o anche per realizzare un “giardino urbano” a forma di alveare.

L’obiettivo era informare e formare i partecipanti, oltre a responsabilizzare loro alla cura degli spazi comuni.

Il progetto, coordinato da Bernardo Giorgi, ha previsto vari seminari, laboratori, incontri formativi e pratici realizzati con i gruppi del territorio: Casa Clementina, i piccoli della Contrada della Tartuca, gli Studenti universitari, il Gruppo Permacultura Siena, il gruppo Orti urbani di San Miniato, in collaborazione anche con l’Orto Botanico di Siena che ha inserito l’evento all’interno della Festa dei Musei Scientifici, avente come titolo «Mangiare è un atto agricolo».

Alla recente presentazione del progetto ed alla consegna dei kit per la realizzazione di orti da balcone, sono intervenuti Miriam Grottanelli de Santi, Direttrice del Siena Art Institute, Franca Anselmi vicario della Contrada della Tartuca, Letizia Cambi coordinatrice del centro Le Bollicine oltre ai rappresentanti dei vari gruppi che hanno preso parte al progetto.

Grazie all’intervento di “Ortaperto” e alla riqualificazione di uno spazio pubblico, curato dalla Contrada della Tartuca, è stato possibile rigenerare anche la zona adiacente alla notevole scultura di Tony Cragg, dal titolo la Goccia, opera molto importante recentemente ripulita dall’intervento di alcuni contradaioli tartuchini.