La pazienza dei cavalli – Rocco Nice

Mi ero abituato ad un’alba di attesa, agli occhi puntati addosso, alle chiacchiere velate, anche prima di vincere al mio esordio. Poi ho capito che per qualche motivo portato dall’aria malsana, dobbiamo restare a casa, sgambando ogni tanto per sentirci vivi. Io sono Rocco Nice quello che ha messo dietro tutti quei maestri, io primo della classe al primo giorno di scuola. Adesso sto aspettando nevrile il colore dell’autunno, fra queste crete fatte di pane morbido, mi adeguo alle leggi dell’uomo e mi manca solo la parola. Eppure sono fatto per i riflettori, per quelle luci puntate sul campione, quello che parla con i fatti. Appuntamento al prossimo anno, ai colori di una vera primavera, alla certezza di essere ancora un magnifico primo attore. Dopo quella seconda scialba occasione voglio assolutamente mostrare chi sono. Oggi sotto la luna sfacciata di giugno, corro felice accanto al dorato fiume di lucciole e vi guardo in viso uno ad uno, con i miei occhi umidi e scuri, due occhi comunque grati e contenti. Questo ritardo mi blocca il sangue, mi fa richiudere le ali sulla groppa, e non vedo l’ora di ritrovarmi davanti a quella fune tirata per potervi dire: “Ora vi insegno io!”

Massimo Biliorsi