La marcia per il clima convince Siena: “Giusto parlare di ambiente”

La sua accusa rivolta ai governanti delle nazioni più potenti è stata ripresa da ogni organo di informazione. “Avete distrutto i miei sogni e la mia infanzia” , la sua frase rivolta in lacrime ai leader mondiali ha letteralmente scosso il vertice Onu sul clima. Mentre Greta Thunberg, a New York, attaccava i politici per avere, a suo dire, fatto poco in difesa dell’ambiente, a Siena, e in tutta Italia, coloro che si ispirano al pensiero della giovanissima attivista svedese hanno organizzato una nuova marcia di protesta per la mattinata di venerdì 27 settembre. Nel centro storico però vanno avanti già da una settimana le iniziative di sensibilizzazione, organizzate dal comitato Fridays for future: lo scorso venerdì 20 settembre è stato organizzato un flash mob dove alcuni studenti hanno tolto da terra i mozziconi di sigaretta da Piazza del Campo, sabato 21 settembre è stata organizzata in un bar in Fontebranda una serata dove la musica si è alternata a discussioni per approfondire la tematica della difesa dell’ambiente.

Qualche mese fa, il 15 marzo, fu un vero fiume umano quello che camminò nelle vie senesi .” Partiremo dalle 9 dai giardini della Lizza e arriveremo in Piazza del Campo – fa sapere Massimo Gigliotti, coordinatore di Fridays for future Siena-. Vogliamo fare capire alle persone perché il nostro movimento è necessario. Il nostro messaggio è lo stesso di Greta Thunberg: ‘ Non c’è un pianeta b, dobbiamo essere tutti uniti per la scienza’”. Ma quella per il clima è un marcia che sta facendo discutere tutt’Italia : ci sono anche quelli che tacciano i manifestanti di essere troppo ideologici, c’è chi sostiene che gli studenti sfruttano l’evento solo per fare “salatino” e c’è chi per i giovani ha coniato anche un soprannome particolare: gretini.

Certamente hanno fatto discutere le dichiarazioni del ministro Lorenzo Fioramonti che in un post su Facebook ha reso noto di aver: ” dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole- spiega il ministro in un post-, pur nella loro autonomia, a considerare giustificabili le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico”. Anche i cittadini e gli studenti senesi hanno opinioni che differiscono quando si parla di lottare per questa causa ma il parere comunque rimane generalmente positivo. ” Ora non si fa che parlare di Greta Thunberg, il problema forse l’avrebbe dovuto affrontare qualcun’altro come Trump o la Cina o l’India – ci dice Pietro Tinacci – . Affrontare il problema è giusto, anche se andava fatto prima, ora forse è tardi e ne pagheremo le conseguenze”. Alle parole dette da Pietro fanno eco quelle di Daniele Rossi: ” Io penso che sia una bella cosa e penso che sia giusto che la gente partecipi – ci racconta -. Io venerdì mattina ci sarò”. “Sono d’accordo e ci tengo che si porti l’attenzione su tematiche d’attualità e importanti per tutti – sottolinea uno studente al nostro microfono -.Dobbiamo creare una società consapevole”.

Se la difesa dell’ambiente viene ritenuto di primaria importanza tra i nostri intervistati, c’è anche chi esprime dei dubbi sulla marcia. “Questa voglia di fare del bene forse è venuta un po’ troppa tutta insieme. Fin’ora che abbiamo fatto? – si chiede Stefano Bizzarri -. Mi sembra più qualcosa di politico e di convenienza, ma ben venga qualora ci fosse volontà di cambiare le cose”. ” Io non ho partecipato, cerco darmi da fare nel mio piccolo – ci spiega un altro giovane studente-. Non mi sento di farne parte, la marcia non mi convince ma ne capisco comunque i valori alla base”.

Marco Crimi