In centinaia sotto il Palazzo pubblico in Piazza del Campo uniti da un’unica grande passione: il Palio di Siena. Nessun colore, tutti insieme uniti da quella passione che accompagna ogni contradaiolo. Un solo messaggio da rivolgere al cielo a gran voce: Siena è il Palio e il Palio è la vita di ogni senese e contradaiolo. Così, in oltre cento persone si sono riuniti in Piazza per intonare la canzone simbolo della città: la marcia del Palio, tutti insieme con gioia e felicità.
Un momento per ricordare a tutti quella passione, da molti data per scontata, da qualcuno mai compresa, ma che da sempre fa parte di ogni contradaiolo, indissolubile nell’anima. Oggi è il 16 agosto, una giornata da vivere con il cuore in gola, con il mal di pancia, con la tensione a mille, oggi è il giorno del Palio di Siena, o meglio, sarebbe dovuto essere un giorno speciale, ma ancora una volta il Covid-19 non lo ha permesso. Così tutti insieme per far capire che il Palio non è un qualcosa cui si può fare a meno, il Palio è vita. Non sono mancate anche altre canzoni come “Sona sona campanina” e “La Verbena”. Questa sera si respirava un’aria diversa, un’aria che mai nessuno si sarebbe immaginato di respirare così a lungo. Ma per la prima volta, dopo tanto tempo un brivido è sceso lungo la schiena.
In questi giorni è arrivata la conferma ufficiale che anche del 2021 non ci sarà nessun Palio da eseguire, se non con determinate regole da rispettare che rischierebbero di svilire una tradizione plurisecolare e, come ripetuto dal sindaco più volte “una festa di popolo”. Ma la voce di Siena non si è fermata solo in Piazza del Campo ma si è spostata fino alla Prefettura di Siena. I senesi hanno deciso di far sentire la propria voce anche al prefetto di Siena, Maria Forte. Un messaggio pacifico ma ben chiaro: A Siena si deve correre il Palio, perché non si parla di una manifestazione ma della vita di ogni contradaiolo che non si ferma davanti 4 giorni di Palio ma che dura 365 giorni l’anno per una vita intera.
Niccolò Bacarelli
Riprese di: Emanuele Giorgi e Marco Crimi