La decisione del consiglio dei ministri: la Pinacoteca di Siena diventa un museo autonomo

La Pinacoteca nazionale di Siena diventa museo autonomo, la decisione è arrivata dal consiglio dei ministri. La scelta rientra nell’alveo della  ‘Riforma Franceschini’ e coinvolge anche altri tre musei: il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, il Parco Archeologico di Sepino ed il Museo dell’arte digitale.

Con questo Dpcm, come spiega lo stesso ministro Franceschini, prende il via la Soprintendenza speciale per il Pnrr e viene inoltre istituito l’Osservatorio per la parità di genere che avrà il compito di promuovere questa causa. In questo modo, sottolinea il ministro, il Ministero della cultura “si ristruttura per vincere la sfida del Recovery” e prepararsi al futuro. I musei autonomi, che nacquero nel 2014 con la riforma avviata da Franceschini, erano 39: adesso, con le 4 new entry, diventano 43. Tra i musei autonomi spiccano nomi importanti quali: la Galleria Borghese di Roma, la Galleria degli Uffizi di Firenze, le Gallerie Estensi, il Palazzo Ducale di Mantova, la Pinacoteca di Brera, e molti altri. “Un altro passo importante per la riforma del sistema museale nazionale e per l’organizzazione del ministero, che si ristruttura per poter vincere la sfida del recovery”.  Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Alcune reazioni sono arrivate anche dalla politica locale. “Non vorrei che a Siena questa decisione del Ministero venga presa sottogamba. È una vera svolta, perché la Pinacoteca esce dall’ambito del Polo Museale Toscano ed acquisisce una autonomia che potrà essere finalmente foriera della maggiore flessibilità e rapidità di decisione che servono”, così il consigliere del Pd Bruno Valentini che aggiunge “Ora Franceschini deve completare l’opera, dando alla Sovrintendenza della Toscana Meridionale una direzione che non sia a mezzadria con altre parti della regione”.