La città di Siena saluta Mauro Barni nella Contrada della Tartuca

Alle 16 il feretro di Mauro Barni è arrivato nella Contrada della Tartuca, dove – nella Sala delle adunanze – è stata allestita la camera ardente. Già a quell’ora erano in tantissimi, amici e rappresentanti del mondo politico universitario e istituzionale,  ad attendere l’arrivo di Barni per l’ultimo saluto. Se n’è andato col modo di fare che lo ha sempre contraddistinto, senza mai alzare i toni, senza mai essere al di sopra delle righe, un uomo grande che non ha mai ostentato una volta il suo spessore. Eppure lo aveva da vendere, non lo ha mai perso. Ma i galantuomini, e Mauro Barni lo era, sono questo. Sono la semplicità che esprime grandezza d’animo e di testa, sono la capacità di affrontare tutto col sorriso e con  ironia. Sono l’infinito saper trasmettere la vita per come deve essere vissuta, intensamente e col sorriso, senza mai demordere. Insegnamento difficile spesso anche per noi stessi eppure lui, anche per chi scrive, è stato questo pilastro affettuoso capace di indicare le strade a volte anche più difficili ma che di certo valeva la pena percorrere.

Il priore della Tartuca Paolo Bennati: “Un uomo intonato a ogni periodo storico che ha vissuto”

“Un vuoto che non sarà facile colmare – è il commento del priore della Tartuca Paolo Bennati -. È stato interessato fino alla fine alle cose della città e della contrada. Riusciva a dire cose serie e mai fuori luogo riuscendo a stemperare anche momenti difficili. Mauro è stato intonato a ogni periodo storico che ha vissuto”.

Nella Sala delle adunanze il feretro abbracciato dalla Contrada e in modo sobrio da quel mazzo di garofani rossi a ricordare il credo politico di Barni. La moglie e le figlie Monica e Giovanna, con le rispettive famiglie, hanno accolto quanti hanno voluto salutare quel padre e marito capace di vivere una vita alla grande. E capace di trasmetterla.

Come ricorda Roberto Barzanti al quale spetterà, domani alle 16, salutare il suo grande amico per l’ultima volta. 

“Ci ha lasciato che aveva di poco superato la soglia dei novant’anni. Mauro Barni ha inciso in profondità nella vita di Siena e non solo nel periodo, tanto breve quanto intenso, dal 1979 al 1983, nel quale fu un primo cittadino attivissimo e lungimirante. Animato da un’instancabile passione civica e da una vorace curiosità intellettuale , Mauro ha dato contributi fondamentali con esemplare disponibilità. Fu socialista con una vocazione riformistica vecchio stampo , amministratore vigile e severo, affezionato alle tradizioni e interprete critico della modernità. Nell’ambito della ricerca scientifia privilegiò una medicina al servizio della società e dei nuovi diritti. Da rettore negli anni Settanta ottenne l’istituzione della Facoltà di Lettere e la considerò una leva indispensabile per un salto di qualità nella conoscenza e nella gestione del patrimonio artistico. Da sindaco dette un convinto , esigente impulso a opere decisive con una volontà di fare che derivava dal suo gusto per la concretezza, per le realizzazioni utili. Ma al di là di un bilancio della sua attività pubblica, nell’ora tristissima dell ‘addio vengono in mente la sua tenera cordialità, il suo senso tenace delle amicizie, la sua tempra giovanile fino all’ultimo. Era sempre capace di offrire un motivo di speranza. Sapeva vedere ovunque quanto ci poteva essere di valido e autentico. Dell’Università di lingua e cultura italiana per straniere è stato fondatore , consapevole di quanto avrebbe potuto sostenere uno sviluppo di Siena in un mondo sempre più globalizzato. Al tempo stesso ebbe un culto fermo delle memorie più care. Fu scapigliato goliardo, ironico, anticonformista. Amò la sua Tartuca con un fervore che non venne mai meno. E ha voluto che l’addio estremo gli sia dato nella sede della Contrada. Come un porto cui si torni dopo un fruttuoso e divertito viaggio, compiuto con entusiasmo e con gioia. Indimenticabile resterà la sua coinvolgente simpatia, il suo invito ad affrontare con combattiva umiltà le sfide di ogni giorno”. 


Ciao, giovane novantenne

Commosso e intenso il saluto di Giovanni Gigli, che ha ricordato la figura di Mauro Barni con un pezzo sul sito internet della Contrada della Tartuca

“Ho trovato nella Contrada una ragione importante, una capacità di legare le persone, generazioni anche lontane ma chiamate ad educare a parlare lo stesso linguaggio, esprimendo una comprensione reciproca. La capacità della Contrada di creare una comunità è il dono più grande da condividere”. Sono le ultime parole di una lunga chiacchierata di Mauro Barni con i giovani redattori di “Murella Cronache”, per un articolo che pubblicammo esattamente un anno fa. Una sintesi perfetta dei tanti significati che possiamo dare al nostro vivere nella comunità-Contrada, un messaggio da lasciare alle generazioni future, quasi un comandamento da rispettare e tramandare. Adesso, in questa calura di un luglio torrido e vacanziero, Mauro, giovane novantenne, se ne è andato, lasciandoci il suo enorme bagaglio di umanità, di conviviale presenza, di intelligente e appassionata partecipazione nella vita della Tartuca e di Siena.  Cancelliere, Presidente di Società, Vicario generale sono stati i suoi ruoli istituzionali che ha accettato con entusiasmo fino a quando la comunità senese non lo ha chiamato a ricoprire gli importanti incarichi di Sindaco, Rettore dell’Università degli studi ed infine Rettore dell’Università per stranieri (…)”.

L’Università per Stranieri di Siena: “grati per la sua idea di progettazione del futuro”

“L’Università per Stranieri di Siena piange la perdita del suo primo Rettore, Mauro Barni. La commozione fra il personale tutto, docenti e tecnico-amministrativi, è fortissima, e si esprime in un continuo rilanciarsi di messaggi, telefonate accorate, scambi in cui affiorano ricordi ed esperienze. “Abbiamo avuto la fortuna di avere a lungo con noi questo uomo pieno di energia e di ricchezza umana, un intellettuale complesso e molteplice, capace di unire il gusto della politica con l’amore per la scienza e i grandi temi dell’etica, del lavoro e della solidarietà. Oggi ne piangiamo insieme la perdita, ma di più siamo grati all’opportunità di averlo conosciuto e di essere nati, in quanto università, dalla sua capacità di progettazione del futuro”. Il rettore esprime poi a nome di tutto l’Ateneo vicinanza e affetto verso la moglie e le figlie Monica e Giovanna”.

L’Ordine dei Medici: “uomo raro, faceva la differenza e mancherà alla Medicina”

“Ci sono delle persone che si incontrano nella vita che danno valore alla vita stessa. Il professor Barni, il caro amico Mauro, è una di queste – ricorda il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Siena Roberto Monaco – sono tra quelle rare figure a cui basta una parola per fare la differenza. Maestri come Lui si pensa che debbano essere immortali e in fondo lo sono davvero per tutto quello che ci hanno insegnato e donato. Ci mancherà, mancherà alla medicina e alla professione tutta, mi mancherà quando, come in ogni assemblea dell’ordine dove è stato sempre presente, cercherò il suo fiero e sincero sguardo e il suo intelligente sorriso. Porgo a nome del consiglio dell’Ordine e di tutta la classe medica della nostra provincia sentite condoglianze alla Sua meravigliosa famiglia”.

L’Accademia dei Fisiocritici: “prezioso fino alla fine il suo contributo alla scienza”

“L’Accademia dei Fisiocritici, con il Presidente Mauro Cresti, il Consiglio Direttivo e tutti i soci, si unisce con profonda partecipazione al cordoglio dei familiari e di tutta Siena per la scomparsa del prof. Mauro Barni. Fisiocritico fin dal 1951, Barni era il decano dell’Accademia delle scienze e membro effettivo del Collegio dei Probiviri dal 1994. “L’Accademia – afferma il prof. Cresti – lo ringrazia vivamente per il suo attaccamento a questa antica istituzione senese della quale ha seguito fino alla fine, sempre con immutata attenzione e passione, ogni attività e vicenda, offrendo disinteressatamente il proprio prezioso contributo di idee e di esperienza”.

Anche la Regione Toscana ha espresso il proprio cordoglio e la vicinanza alla vice presidente Monica Barni per la perdita del padre.

 

 

Buon viaggio, Mauro. Saprai affrontare anche questo in grande stile, sorridendo. E riderai anche di noi che invece non vorremmo lasciarti andare.

Katiuscia Vaselli