La “Città dei Mestieri” espone al pubblico i lavori di artigianato degli allievi contradaioli

Ricamo, cucito, pittura su seta, calligrafia artistica. Questo e molto altro ancora nella Città dei Mestieri che oggi ha aperto le sue porte alla città dopo la pandemia esponendo le opere degli allievi contradaioli che hanno frequentato i corsi. “Oggi è una giornata di festa per noi perché siamo arrivati alla conclusione di un percorso iniziato a novembre con i corsi e che ci ha regalato tante soddisfazioni” commenta Andrea Manganelli, componente della Commissione operativa del progetto Città dei Mestieri, in occasione dell’apertura al pubblico dei locali nel vicolo del Saltarello. Così, oggi, tutta la cittadinanza ha potuto ammirare una vera e propria esposizione itinerante arricchita dalla presenza degli insegnanti che hanno spiegato il programma affrontato.

Manganelli poi aggiunge: “A novembre 2022 prenderà il via la seconda edizione della Città dei Mestieri. La nostra speranza sarebbe riuscire ad arrivare all’autosufficienza nella produzione di tutto ciò che è utile per le Contrade. Se l’impegno e l’entusiasmo sono quelli dimostrati quest’anno penso che l’obiettivo è alla portata nel giro di pochi anni”. “Devo dire – spiega ancora – che il terreno è stato più vivace di quanto io pensassi. Tutto ciò ha aiutato anche gli insegnanti a dare ancora di più ai loro studenti”.

“Avere tante generazioni diverse di contradaioli che si incontrano è una delle nostre grandi soddisfazioni”, così invece Ombretta Sanelli, anche lei componente della commissione operativa. “Abbiamo avuto oltre 120 domande – prosegue – per aderire ai corsi provenienti da ogni fascia d’età: si va dai 20 fino ai 75 anni. I corsi di storia del costume del ‘400, cucito iniziale e base, maglieria, calligrafia artistica e pittura su seta sono stati portati avanti da esperti della materia e pensati per gli allievi contradaioli”.

Katiuscia Vaselli