“Io apro”, Marras ai ristoratori: “Comprendo la rabbia, ma violare la legge non è soluzione”

“Non è andando contro la legge che si ottengono risultati”, così l’assessore regionale al commercio della Toscana Leonardo Marras dice la sua alla vigilia della manifestazione Io apro, un atto di protesta a cui hanno aderito oltre 400 ristoratori toscani.

Domani, venerdì 15 dicembre, le loro attività rimarranno aperte anche per cena, e non chiuderanno come invece prevede il Dpcm. L’iniziativa è stata lanciata da un appello di un ristoratore di Cagliari che, qualche giorno fa, ha scritto su Facebook “non spengo la mia insegna”. Il suo post è rimbalzato ovunque e ristoratori di tutta Italia hanno deciso di manifestare.

Marras ritiene che violare la legge ed aprire i ristoranti la sera non sia la strada giusta da percorrere. “Ho letto della campagna per l’apertura serale dei locali – commenta -, ho approfondito le argomentazioni dei proponenti e i loro propositi, ma non posso appoggiarla: la rabbia e la disperazione di chi opera nel settore della ristorazione sono ben comprensibili, ma non sono tollerabili comportamenti che violano le regole. Si tratta – aggiunge – dell’iniziativa di alcuni gruppi spontanei che qualcuno ha ritenuto di cavalcare in perfetto stile di strumentale populismo, io non lo farò”. “Io sto con gli imprenditori che rispettano le regole e continuano – conclude – a far sentire la propria voce civilmente per raggiungere l’obiettivo che tutti condividiamo: tornare a far vivere le attività normalmente e poter sostenere chi ha subito perdite nel modo migliore”