Inchiesta Hidden Partner, il gip rigetta le richieste della Procura. I legali di Caiata: “Accuse insussistenti”

L’ordinanza del gip del tribunale di Siena Ilaria Cornetti ha respinto oggi, tra le altre, le richieste di misure cautelari interdittive (sospensione della licenza o autorizzazioni) e di sequestro preventivo di circa 210mila euro nei confronti del Potenza Calcio, ai sensi del d.lgs. 231/2001 sulla responsabilità delle società. Undici, in tutto, le società coinvolte nell’inchiesta Hidden Partner condotta dalla Guardia di Finanza e che nei mesi scorsi aveva provocato un terremoto a Siena, con il coinvolgimento di diversi soggetti e le ipotesi di riciclaggio internazionale e corruzione. Il gip ha, appunto, rigettato in blocco le istanze cautelari per tutte le società coinvolte.
“Si tratta di un’ordinanza importante, anche in virtù del rilevante compendio motivazionale – è il commento degli avvocati Lorenzo de Martino e Donatello Cimadomo – . Sono stati infatti ritenuti insussistenti i gravi indizi di colpevolezza per le ipotesi di reato avanzate nei confronti dell’onorevole Salvatore Caiata, da cui sarebbe potuta rilevare, di riflesso, una responsabilità anche del Potenza Calcio, oltre che dichiarati assenti i presupposti per l’incolpazione, alla stessa società, di illeciti ai sensi del d.lgs. 231/2001”.