Inchiesta Coingas, indagato per abuso d’ufficio anche il presidente di Estra Macrì

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“Ad oggi non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. In ogni caso affermo la piena legittimità del mio operato, riponendo massima fiducia nella attività di indagine che la magistratura sta svolgendo” . Ha affidato a questa nota con poche righe la sua prima difesa il presidente di Estra, Francesco Macrì. La notizia infatti è che anche lui si trova iscritto nel registro degli indagati, per abuso d’ufficio, per quanto riguarda l’inchiesta Coingas, azienda partecipata di cui fanno parte i comuni della provincia d’Arezzo. L’inchiesta coinvolge anche il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, gli avvocati Stefano Pasquini e Stefano Rason, quest’ultimo dello studio legale di Firenze Olivetti Rason. La bufera che ha colpito la società pubblica è scoppiata quando la Procura di Arezzo ha disposto indagini, intercettazioni e perquisizioni. Nel mirino alcune consulenze che, secondo l’accusa, non avrebbero corrispondenza oggettiva con le necessità di Coingas, ma risponderebbero a interessi privati. L’avvocato Stefano Pasquini avrebbe firmato il parere di congruità delle consulenze da 440 mila euro, da qui l’accusa di favoreggiamento, ed il suo collega Ettore Rason sarebbe invece il destinatario di alcuni incarichi per un totale di oltre 300 mila euro, motivo per cui è indagato per concorso in peculato. Secondo l’ipotesi d’accusa formulata dalla Digos, anche se la posizione del presidente di Estra rimane comunque da chiarire, ci sarebbe proprio stato Macrì alla regia della vicenda delle consulenze.