“In Toscana faremo la storia, ma senza Forza Italia la Ceccardi non governa”

Gli ultimi sondaggi – come quello di Winpoll su Il Sole 24 ore- danno enorme speranza, quel mezzo punto di distacco rende possibile un risultato fino a poco tempo fa inimmaginabile, “ora è il momento di fare la storia: battiamo la sinistra in Toscana e scacciamo questo governo allucinante“. Così, da Piazza del Campo, il coordinatore regionale e senatore di Forza Italia Massimo Mallegni lancia il suo personale ‘assalto’ a palazzo del Pegaso.

Tra le fila del partito, alla presentazione dei candidati locali che correranno per le elezioni regionali, c’è maggiore convinzione di poter conquistare la regione rossa per eccellenza per la prima volta dopo 50 anni. “Il pil della Toscana crollerà del 13,8% e questi pensano all’assistenzialismo”, così Mallegni lancia un lungo attacco a Enrico Rossi, alla sua giunta e alla sinistra che è giudicata” incapace di gestire la cosa pubblica”,  fatta da persone che “vivono di politica e che non hanno mai lavorato”. Per Mallegni “affidare ancora la Toscana alla sinistra è come fare operare un cardiopatico ad un idraulico“.  Il senatore però avverte anche gli alleati della coalizione, “senza Forza Italia la Ceccardi non governa e se il centrodestra vuole governare in questo paese non deve essere sovranista”.  Stamani era presente anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi. “Vedo delusione in una parte dell’elettorato, ci sono cittadini che vogliono riconoscersi in persone serie che hanno dimostrato che si può fare buona amministrazione senza urlare o fare propaganda solo per essere votati”, afferma.

Tra i membri del partito locale il primo a prendere parole è Lorenzo Lorè, che degli azzurri è coordinatore provinciale, “Parteciperemo, da moderati, ad un evento epocale: la vittoria del centrodestra in Toscana. In coalizione portiamo il  valore aggiunto della competenza. Queste persone ( si rivolge ai candidati ndr.) vengono dalla società civile e non sono professioniste della politica”, poi nel ringraziare il sindaco di Siena per la presenza Lorè fa un paragone tra De Mossi e il governatore della Toscana,” ad inizio lockdown quando Rossi annaspava perché non trovava le mascherine, De Mossi ha garantito per Siena tante forniture, talmente tante da distribuirne alla regione. Questa è la differenza tra chi lavora e chi occupa le poltrone”.

Tanti i temi toccati dai sei che corrono nelle fila di Forza Italia. Il capolista Fabio Massimo Castellani ha parlato di Mps, dicendosi molto preoccupato sugli sviluppi della creazione della bad bank ha chiesto che , “la scadenza del progetto industriale sia prorogata per dare la possibilità al cda di fare le giuste valutazioni” ed ancora “che la banca resti connessa nel territorio senese, dove è ancora fonte di lavoro e occupazione”.  Maria Concetta Raponi ha affrontato l’argomento della sanità, “le maxi-Asl nate per garantire servizi più efficienti hanno dimostrato di essere un modello fallimentare”, sottolinea aggiungendo che l’idea di Forza Italia è di “tornare ad una sanità provinciale, più vicina e più efficiente. I sindaci potrebbero interloquire più facilmente con la dirigenza delle Asl e con un’organizzazione di questo tipo elimineremo nomine ad personam, risparmiando sugli eventuali costi”.

Sulle infrastrutture le proposte degli azzurri sono arrivate da Romano Bilenchi. “La giunta Rossi ha lasciato eredità pensanti e negative”, accusa. “Non ci sono campi senza ritardi e inefficienze e questo ha creato ripercussioni gravi anche sulla capacità di creare investimenti in Toscana”. Adesso, per Bilenchi “la rotta va invertita, sennò rischiamo di allontanarsi dalla parte produttiva dell’Italia. Nella nostra provincia dobbiamo garantire la fruibilità di Siena Firenze e della la Due Mari e lavorare  per ammodernare la rete ferroviaria“. Michela Guerrini tocca il tema delle politiche sociali, “mancano le case popolari, le liste d’attesa sono infinite e gli immobili sono fatiscenti.Va creato un fondo regionale con somme da destinare ai comuni per riparare gli immobili e smaltire il fabbisogno, ma anche un’edilizia popolare nuova”, evidenzia. Poi passa alle politiche sulla famiglia ,”i genitori con due stipendi e con un mutuo come possono permettersi di mandare un figlio all’asilo nido che costa più di 400 euro? Servono fondi per asili nuovi e per asili privati convenzionati oppure contributi per chi manda i bambini agli asili privati”. Per le politiche di sostegno agli anziani, ” bisogna creare RSA nuove e andare incontro alle famiglie con rette più giuste- spiega Guerrini-“.

Lucia Cervigni  ha parlato del mondo delle aziende, “bisogna fare ripartire le industria e dare una mano agli imprenditori che sono degli eroi. Io lavoro nel settore del vetro industriale e la mia azienda lavora con l’edilizia: ora bisogna dare più ossigeno all’economia,  creare maggiori agevolazioni, dare un deciso sostegno ai giovani”. Infine Andrea Tondi che ha espresso una riflessione sul suo territorio d’origine, l’Amiata, “è stato dimenticato, ci si ricorda solo della geotermia – conclude-. Questa se viene utilizzata come fa la Regione diventa un problema, ma se fosse utilizzata con mezzi moderni, garantendo la salute e l’ambiente, sarebbe una risorsa”.

Marco Crimi