Importanti flussi migratori nell’era glaciale: la sorprendente scoperta dell’università di Siena

Sorprendente! Solo così può essere definita la scoperta fatta dopo gli studi dell’università di Siena, insieme ad altre università italiane ed internazionali: durante l’Era glaciale del Paleolitico, in Europa, sorsero importanti flussi migratori.

Il team senese, composto dall’antropologo Stefano Ricci, dal professor Francesco Boschin e dalla professoressa Annamaria Ronchitelli, dopo gli scavi effettuati all’interno di Grotta Paglicci (Foggia), hanno analizzato i genomi di 356 cacciatori del Paleolitico.

Si parla di popoli vissuti all’incirca 35mila anni fa e dagli esami dei resti è stato possibile determinare i flussi migratori, che già al tempo, erano fenomeni frequentissimi.

Inizialmente, infatti, gli esperti erano convinti di esaminare genomi della stessa identica popolazione, poiché utilizzavano armi simili e manufatti dello stesso tipo.

Solo dopo gli esiti, è venuta fuori la sorprendente notizia: il team di ricerca ha scoperto che si stabilirono nel continente europeo tra 32mila e 24mila anni fa, le popolazioni dell’Europa occidentale e sudoccidentale, le quali differivano dalle popolazioni contemporanee dell’Europa centrale.

“Con i risultati delle analisi genetiche – spiega Stefano Ricci – possiamo per la prima volta supportare direttamente l’ipotesi che l’Europa sudoccidentale abbia offerto condizioni climatiche più favorevoli durante Ultimo Massimo Glaciale, affinché popoli di cacciatori-raccoglitori trovassero rifugio qui ininterrottamente per almeno 20.000 anni. Solo successivamente si spostarono verso nord-est e nel resto d’Europa.

Le popolazioni di cacciatori raccoglitori che erano, invece, presenti nell’Europa centrale e meridionale scomparvero dopo l’Ultimo Massimo Glaciale, sostituite presumibilmente da genti provenienti dai Balcani.

Pietro Federici