Impianti sciistici, dubbi sulle riaperture. Rabbia dei sindaci dell’Amiata: “Qui finisce tutto”

“Mi sembra difficile ipotizzare che, con le scuole superiori chiuse, si possa immaginare di aprire le piste da sci…”. Un commento lapidario quello del ministro della Salute Roberto Speranza che getta dubbi su una possibile riapertura degli impianti il prossimo lunedì 18 gennaio, come previsto da un’ordinanza emessa dal Ministero qualche giorno fa.

Il mondo dello sci è ancora in stand-by e dai comuni del Monte Amiata sono arrivate le prime reazioni. “Già nelle festività di Natale metà del lavoro è sfumato. L’inverno del 2020 è stato senza neve e in parte bloccato dal covid. Se si rimanda l’apertura, di volta in volta, se non si prendono provvedimenti rapidi concreti e se non si dà sostegno alle attività della montagna, qui si chiude i battenti – spiega il sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi-. In questi giorni avremo bisogno di una boccata d’ossigeno. Alle nostre attività servono i soldi per pagare quanto meno le bollette e il vivere quotidiano. Un albergo costa mediamente 40mila, 50mila euro l’anno senza aprire, senza credito immediato finisce tutto”.

Dello stesso parere il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini che punta il dito contro il Governo. “Commentare cosa fanno diventa un problema – dice-. Qui ogni giorno esce fuori qualcosa, non ci si capisce più nulla. Siamo nella confusione più assoluta e non riusciamo più a dare risposte alla nostra gente. Dalla neve, ai ristoranti e ai bar, fino alle scuole: dobbiamo darci una regolata”, conclude.

Sull’argomento è intervenuta anche la politica con i due parlamentari di Forza Italia Massimo Mallegni ed Erica Mazzetti che oggi hanno vivistato gli impianti sull’Abetone, a Pistoia. “La situazione è tragica – si legge in un post- Nonostante lo sci sia uno sport individuale, che potrebbe tranquillamente essere praticato, la data della riapertura non è ancora sicura e i ristori non arrivano, gettando i lavoratori nello sconforto totale. Noi ci siamo, ci mettiamo la faccia e faremo di tutto per portare avanti le nostre proposte, nonostante un governo che latita”, concludono.

MC