Il Pd di Asciano scrive a Letta: “Torniamo ad incontrarci e a discutere in temi in agenda”

“È necessario, nel minor tempo possibile, tornare ad incontrarci e aprire tavoli di discussione; solo così, infatti, saremo in grado di elaborare una strategia politica da seguire e individuare le criticità da affrontare per prime per poter agire quell’opposizione forte della quale tanto ci siamo vantati di saper e voler fare durante la campagna elettorale”.

Inizia così la lettera aperta, approvata all’unanimità dai membri dell’Unione comunale del Partito Democratico di Asciano, e inviata al segretario Enrico Letta.

“Rimanere silenti fino al Congresso significherebbe mollare la presa, perdere ancora più consensi e il nostro è un territorio che questo non può permetterselo, anche in previsione dell’elezione del nuovo Sindaco di Siena del 2023” prosegue il documento.

“Periodi difficili li abbiamo attraversati tanti ma oggi ciò che fa paura è questa inattività – sottolineano i dem ascianesi. – Vogliamo essere i protagonisti di quel processo di rinnovamento del PD e del centro sinistra del quale parli ma per farlo dobbiamo uscire dal torpore nel quale siamo caduti, da quella mancanza di aderenza con la società, che non viene certo da ora e sulla quale dovremo ben riflettere e guardare avanti”.

“Segretario – scrivono i democratici ascianesi – noi elettori “di sempre” ci siamo e ci siamo sempre stati, in prima fila, con i nostri volti, con la nostra passione e con la nostra idea di un partito forte, radicato nei territori, con una posizione chiara sia sulle radici storiche che sul futuro”.

“Parliamo, confrontiamoci prima di tutto sulla nostra identità ma facciamolo velocemente, diamoci una tabella di marcia realistica e rispondente anche agli appuntamenti che ci aspettano nei territori, non lasciateci soli e soprattutto non lasciamoci alle spalle la nostra grande storia”.

“Tutti noi capiamo le difficoltà legate al digerire una sconfitta e al sapersi riorganizzare in tempi brevi, tuttavia, era stata promessa un’opposizione forte, che si sarebbe fatta sentire. Invece, su temi importanti e discussi in questi giorni come nel caso delle ONG, delle numerosissime manifestazioni studentesche in opposizione al “merito” nell’istruzione pubblica, alle difficoltà delle famiglie e delle imprese, dell’artigianato, delle strutture ospedaliere e socio-sanitarie e più in generale alla allocazione dei prossimi investimenti finanziari come risulterà dalla manovra di bilancio, nessuna posizione a livello di Partito è stata presa”.

“Noi elettori che nel progetto da Te presentato abbiamo creduto, sostenendolo al massimo delle nostre capacità, stiamo attraversando adesso un momento di incertezza, rabbia e frustrazione: sentiamo di non avere alcuna voce in capitolo” conclude la lettera.