Il Palio nei secoli – Supereroi, templari, piloti e viaggi nel tempo: alla scoperta del mistero Palio

Il Palio arriva ai fumetti e non poteva essere diversamente perché un evento come quello senese si presta indubbiamente ad essere raccontato anche in chiave leggera quali sono i comics.

Di fatto, anche i fumetti non sempre hanno una narrazione così “leggera”. Negli anni ’60, infatti, inizia la pratica di utilizzare la storia “fumettata” per parlare di qualche cosa tramite un narrato di tipo romanzesco e le strisce disegnate non si rivolgono più solo ai ragazzi (ammesso e non concesso che mai i fumetti si siano rivolti solo a loro, almeno di fatto) ma anche ad un pubblico adulto . Con l’acquisito di statuto di genere narrativo anche racconti destinati ad una più vasta platea di lettori inseriscono, talvolta, il Palio come centro o, comunque, set della storia raccontata.

Nel 1964 viene a visitare Siena in clima paliesco Flash Gordon, in una storia di Dan Barry, non immune da errori storici, i cui eventi si snodano nella Siena dell’epoca Rinascimentale metre il supereroe evita di cadere nelle trappole e negli intrighi delle rivalità contradaiole.

 

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Un avvincente fumetto usce nei numeri 3 e 4 del gennaio 1968 del settimanale “Vitt” (erede del “Vittorioso”), per i tratti di Roudolph e Bellavitis, dal titolo “Il Palio di Siena”. Il racconto riprende come fondamentale motivo quello di un glorioso mantello crociato di Cavaliere, assunto a simbolo del primo drappellone del Palio. Si tratta di una vicenda ambientata in un mondo medievale, tendente a riassumere il carattere battagliero e mistico dei Senesi nel quale si interpellano, addirittura, i Templari per cercare di spiegare proprio le origini del Palio.

In U.S.A., per la rivista “The Twilight Zone”, sbarca il Palio grazie al genio del fumettista senese Giovanni Ticci. Ticci, indimenticabile disegnatore di Tex, negli anni ’70 realizza un’improbabile e fantastica storia a dal titolo “The Day of the Palio”, nella quale si raccontano le vicende di Tony Marco, fantino, che a causa di una distorsione temporale “ai confini della realtà” si ritrova a vivere nella Siena del 1672. Tony, nelle trame paliesche, si lascia “corrompere” e per punizione viene condannato a cavalcare nottetempo in una Piazza del Campo deserta per prepararsi a vincere il Palio, nella inutile speranza di poter tornare nella sua epoca. Nel numero 33 de “Il Mangia” in edicola il 16 agosto 1972, viene presentata una versione tradotta in italiano del fumetto che ebbe grande successo.

Storia, templari, voli temporali: tutto si fa per cercare di vivere e scoprire cosa sotto il misterioso mondo del Palio.

Maura Martellucci

Per approfondimenti da leggere: “Il Palio di Siena. Una festa italiana” di Duccio Balestracci (Laterza, 2019), dal quale sono tratte anche queste notizie
e https://www.ilpalio.org/fumetti.htm