Il mistero della pistola di Alec Baldwin, ecco cosa è successo: lo spiega il perito senese Minervini

‘Cold gun’, ecco come viene definita un’arma per uso scenico nel mondo del cinema anglosassone. Ne parliamo con Paride Minervini, esperto balistico e armaiolo senese, nonché uno dei pochi in Italia ad essere autorizzato a fabbricare armi per uso scenico. Col suo aiuto proveremo a capire cos’è successo sul set del film ‘Rust’, quando Alec Baldwin ha tragicamente ucciso Halyna Hutchins e ferito il regista Joel Souza.

“Un “maestro d’armi”, come viene chiamato l’armaiolo che sui set cinematografici gestisce e fornisce le armi per le scene di azione, ha messo nelle mani di un attore un revolver tipo western caricato con munizionamento vero e non a salve. – spiega lo stesso Paride Minervini – La normativa Italiana su queste armi è molto rigida e gli incidenti sono a zero”.

“Partiamo dalle munizioni, le stesse devono essere a salve cioè costruite in modo che facciano solo il ‘boom’ e che non proiettino nulla – continua -. Sul set il maestro d’armi non deve portare nessuna munizione vera, così non ci si può sbagliare. L’arma, la normativa italiana prevede che le armi sceniche abbiano un sistema che non permette di sostituire la canna per introdurre cartucce vere e che la stessa faccia uscire la fiamma del botto attraverso una foro ridotto del calibro originale della canna. Tali Accorgimenti devo poi essere collaudati e seguire la normativa nazionale in vigore”.

“Insomma, se si seguono tutte le regole, – conclude Minervini – ci possiamo godere lo spettacolo senza creare  incidenti”.