Il fantino Scricciolo, di nome ma non di fatto

Il 16 settembre 1776 nasce a Siena Giovanni Morandi che correrà in Piazza con il nome di Scricciolo. Corre dieci Palii senza mai vincere e, secondo alcune cronache, nella prima Carriera disputata nel luglio del 1809 nella Torre, si rende protagonista di una clamorosa parata ai danni dell’Oca innescando definitivamente (dato che i primi “scontri” risalgono addirittura al secolo precedente) una delle più lunghe rivalità della storia paliesca. L’Oca è la grande favorita di questo Palio: ha il miglior cavallo montato dal celebre fantino Luigi Menghetti detto Piaccina. Alla mossa Scricciolo trattiene con forza Piaccina impedendogli di partire, tra l’altro andando conto al Regolamento del 1802 che già vietava ai fantini di ostacolarsi prima di aver oltrepassato il Palco dei Giudici. La delusione degli ocaioli è tale che, per dimostrare la loro superiorità, organizzano un “Palio di verifica”, per confrontarsi con il Leocorno legittimo vincitore con Luigi Felloni detto Biggéri. Nel “Palio di verifica” l’Oca vince (anche se il drappellone resta, logicamente, alla Contrada di Pantaneto) e questo rende ancora più amara la sconfitta nella Carriera ufficiale. Ma questo non basta: dopo il Palio del 17 agosto 1817 Scricciolo (corre nell’Aquila) viene addirittura arrestato (resta in carcere per tre giorni a pane e acqua) per aver detto di “andare a farsi buggerare” al “Sig. Cav. Antonio Palmieri uno dei Priori Deputati agli Spettacoli” che facendo le veci di mossiere lo aveva intimato ad “accostarsi al Canape con la dovuta regolarità”. E il carattere turbolento di Morandi emerge anche dalle cronache giudiziarie: durante i moti del “Viva Maria” si schiera con i fanatici aretini e prende parte ai saccheggi a danno degli ebrei, viene arrestato più volte per rissa, per gioco clandestino e per illecite “tresche scandalose”.

Maura Martellucci

Roberto Cresti