Il covid ferma l’export senese: – 17,5% nel secondo trimestre 2020

Innovazione e imprese, come evolve il rapporto in Italia

L’emergenza sanitaria ha impattato anche nell’economia senese ed i mesi più critici dell’emergenza covid hanno portato ad un – 73 milioni di euro (-17,5% in termini percentuali) del valore dell’export senese rispetto allo stesso periodo del 2019, attestandosi a poco più di 343 milioni di euro. Sono i dati del secondo trimestre 2020 ed il saldo commerciale presenta un avanzo di circa 218 milioni di euro.

“Le conseguenze economiche negative – commenta il presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi – scaturite dalla messa in atto delle misure di contenimento del Covid 19 sono evidenti soprattutto nel dettaglio dei vari settori economici. In questo secondo trimestre gli unici due aggregati a presentare una crescita rispetto al 2019 sono quello dei prodotti alimentari (+30,3% nel trimestre, +35,7% nel semestre ) e quello dei prodotti chimici (+38,3% nel trimestre, +107% nel semestre). Il dato positivo del comparto dei prodotti alimentari è peraltro confermato dalla positività di quasi tutti i mercati di destinazione (con la sola eccezione della Francia -16,4%): Germania (+4,8%), Stati Uniti (+94,5%), Canada (+92,6%), Belgio (+25,4%) e Regno Unito (+29,7%). Per quanto concerne uno dei nostri settori più rilevanti per l’export provinciale, quello dei prodotti farmaceutici, dopo l’exploit del 1° trimestre (+146%), si registra una piccola battuta di arresto (-8,9%) che comunque non porta in negativo il dato semestrale (+54,9). Nonostante il segno negativo complessivo, sono in crescita i due primi mercati di sbocco, la Polonia (+38,4%) ed il Regno Unito (+37,9%). Le flessioni di maggior rilievo si registrano nel terzo e quarto partner commerciale, la Spagna (-69,5%) e la Francia (-42,1%). Lo scenario futuro non è comunque, almeno per quanto concerne l’export, estremamente negativo: il rapporto SACE presentato ieri prefigura un rimbalzo fin dai prossimi trimestri con velocità differenti per le varie aree geografiche e soprattutto per i vari settori. Una ripresa più rallentata per i ben intermedi e per quelli di investimento, una maggiore accelerazione per l’agricoltura e gli alimentari, come confermano, almeno per la nostra provincia,  già i dati di questo trimestre”

“Un altro importante comparto per l’export senese – evidenzia Marco Randellini, Segretario generale dell’Ente camerale -quello della camperistica non pare replicare sui mercati esteri le positive performance registrate a livello nazionale: le esportazioni, infatti, diminuiscono nel secondo trimestre del 19,3%, chiudendo il semestre a -13,5%. Tutti i principali mercati di sbocco subiscono delle contrazioni più o meno marcate: Germania (-10,1%), Francia (-0,6%), Spagna (-27,8%), Regno Unito (-53,1%) e Belgio (-33,5%). In controtendenza il mercato polacco che cresce dell’80,4%. In calo anche il fatturato estero delle bevande, in cui il vino rappresenta sicuramente la voce dominante: nel secondo trimestre si sono registrate esportazioni per quasi 66 milioni di euro, in flessione del 19,8% rispetto al 2019. La gran parte della flessione è da ricondurre ai primi due mercati di riferimento: gli Stati Uniti (-9,4 milioni e -30,2%), e la Germania (-2,3 milioni e -23,1%). Cresce invece il terzo partner, la Gran Bretagna (+24,2%). Il consuntivo del primo semestre, grazie al positivo risultato del primo trimestre, si attesta poco al di sotto della stabilità (-2,4%). Tutti i restanti settori presentano un andamento negativo: fra i principali possiamo citare i macchinari (-30,7%), le apparecchiature elettriche (-17,4%) e gli altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (-50%). Un quadro complessivo quindi molto delicato ma che presenta alcuni spunti di minore negatività ad iniziare da una contrazione che risulta meno marcata rispetto al -27,8% del dato nazionale e del -29,2% di quello toscano.”