Il Covid-19 colpisce il lavoro anche a Siena: cala l’occupazione dell’1,2%

Made in Siena, aumentano le esportazioni nell'ultimo trimestre del 2015

Il consiglio della Camera di Commercio di Siena ed Arezzo si è riunito per la prima volta dopo l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Un incontro ricco di argomenti dal quale sono emersi dati preoccupanti per quanto riguarda gli ambiti che ricoprono l’economia del nostro territorio. Secondo il bilancio consuntivo riguardante i primi 5 mesi del 2020, eseguito dalla Camera di Commercio, la provincia di Siena ha subito una flessione di oltre sei punti percentuali (-6,1% per la precisione) per quanto riguarda il cosiddetto ‘valore aggiunto’, ovvero, tutti i settori che costituiscono l’economia della nostra provincia come industria, agricoltura, servizi e costruzioni. Quelli che emergono sono dati allarmanti, causati purtroppo dall’insorgere dell’emergenza Covid-19.

Per Siena la situazione è questa:  cala il settore dell’industria e della costruzione rispettivamente di -11% e -9,2% ed ancora una flessione per i servizi (-4,8%) e l’agricoltura (-2,4%).

In compenso si registra un recupero per l’anno 2021, anno in cui la flessione della provincia dovrebbe salire di 3,3 punti percentuali. Nonostante tutto, però, la situazione resta allarmante, secondo i dati riportati dalla Camera, l’occupazione nella nostra provincia,, durante il periodo di emergenza, è scesa di 1,2 punti percentuali.

Esportazioni: Per quanto riguarda questo dato, Siena ha subito una grande flessione (circa -12,4% n.d.r.), un dato allarmante se non fosse che questo dato rispecchia un po’ la situazione delle esportazioni a livello mondiale. Infatti, dalle analisi condotte dalla Camera di Commercio: il grosse delle attività si sta concentrando perlopiù nelle esportazioni di beni richiesti prima del lockdown.

Le nati-mortalità delle aziende: Questo è forse il dato più preoccupante, allo stato attuale, infatti, sono più le aziende costrette a chiudere la propria attività, rispetto ai coraggiosi imprenditori che decidono di far nascere una nuova azienda. In provincia di Siena, nel primo trimestre, si è registrato un saldo negativo fra iscrizioni e cessazioni di 149 imprese. Anche in questo caso il dato è  uno dei peggiori degli ultimi dieci anni e rispetto al 2019 (-88 imprese) fa registrare  un peggioramento di 61 imprese. In netto calo le iscrizioni (-7,5%) mentre, al contrario, crescono le chiusure aziendali (+3,9%). Tra gennaio e marzo si registrano 466 nuove aperture, a fronte di 504 dello stesso trimestre dell’anno precedente, e 615 chiusure contro le 592 del 2019.

Si riduce anche il reddito delle famiglie (-0,9% per Siena) dato che si riflette anche nelle loro capacità di spesa. La flessione della spesa per consumi è, però, molto più elevata perché nelle decisioni di spesa influisce non solo la disponibilità economica, ma anche il sentiment relativo alle prospettive di breve-medio periodo: le fasi congiunturali come quella attuale, caratterizzate da grande incertezza sul futuro, tendono a penalizzare i consumi a favore del risparmio in ottica difensiva.

Cassa integrazione: I dati delle ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate forniscono una prima fotografia dell’impatto sul lavoro dell’emergenza Covid-19. Nel solo mese di aprile sono arrivate oltre 2,8 milioni in provincia di Siena,  livelli di intervento superiori a quelli della gran parte delle concessioni complessive degli ultimi anni. . L’andamento del mese di aprile condiziona chiaramente anche i valori cumulati dei primi quattro mesi del 2020: le ore di Cig autorizzate sfiorano i 3 milioni nel senese, con una crescita del 250,3%.