Il Comune risponde a Cacio e Pere: “Nessuna limitazione se c’è rispetto del regolamento”

L’amministrazione comunale risponde con una nota ufficiale alle dure accuse mosse dall’attività Cacio e Pere di questi giorni.

“L’ordinanza di chiusura è stata emessa ai sensi di legge e pienamente giustificata a tutela dei residenti della zona. La licenza per somministrazione non consente all’attività di organizzare concerti di musica live ogni sera, ma solo musica di intrattenimento e allietamento in forma sussidiaria all’attività principale. Dall’apertura del locale abbiamo assistito al contrario, come peraltro pacificamente ammesso dai gestori, che ogni giorno pubblicizzavano l’evento di un concerto all’interno del proprio locale. Questo sulla base di una oggettiva forzatura del regolamento che è allo studio per le necessarie modifiche. Il Comune ha il dovere di intervenire a tutela delle famiglie dei residenti della zona che non riescono a riposare sia per la musica, sia per la permanenza degli avventori in loco fino a tarda notte.

La situazione che si è creata fin dall’inizio ha impedito una pacifica gestione della stessa.

Non è esatto che non ci sia stato dialogo tra le parti; i gestori sono stati ricevuti più volte, il Comune non ha alcuna intenzione di limitare l’attività, purché sia rispettosa del regolamento comunale e delle centinaia di senesi residenti in zona. E’ stato detto più volte che l’attività potrà riaprire, senza tuttavia la possibilità di tenere concerti all’interno del locale.  I gestori invece pretendevano di tenere concerti il venerdì ed il sabato fino alle 24.00 e il giovedì e la domenica fino alle 22. Non si può interpretare i regolamenti a piacimento, non si può pensare di essere assecondati , l’amministrazione comunale ha il dovere di contemperare le esigenze di tutti. Il vittimismo di questi giorni, alternato con dichiarazioni di guerra a questo Ente, è del tutto fuori luogo; in questo mese a farne le spese della situazione sono stati principalmente i residenti della Stufa Secca e delle zone limitrofe.

Nessuno intende penalizzare il lavoro, i dipendenti e l’attività di impresa, ma ricordiamo agli amici di Cacio e pere che nelle case circostanti ci sono tantissime altre persone  che la notte chiedono di dormire perché la mattina vanno a lavorare esattamente come loro:  il lavoro e le occupazioni dei residenti della zona hanno la stessa dignità degli 8 dipendenti del locale, ed intendiamo tutelarle visto che si parla di centinaia di persone”.