Il cda di Mps ha approvato lo schema di bilancio 2018

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato oggi il progetto di bilancio d’esercizio della Banca e consolidato del Gruppo Montepaschi al 31 dicembre 2018, confermando i risultati preliminari già approvati dal Consiglio stesso e resi noti al mercato il 7 febbraio scorso. Il bilancio passerà ora il vaglio dell’assemblea degli azionisti in programma ad aprile.

In particolare, utile 2018 a 279 milioni di euro, inclusivo di oneri di ristrutturazione previsti da piano per 202 milioni di euro e contributi a fondi di sistema per 131 milioni di euro

Risultato operativo lordo 2018 a 937 milioni di euro: +2% rispetto al 2017 al netto di componenti straordinarie1

Confermata la ripresa dei volumi commerciali, con attenzione alla qualita’ del credito, e la stabilizzazione della raccolta commerciale

Transitional cet1 ratio: 13,7% (+370 bps vs. Srep 20192)

Total capital ratio: 15,2% (+170 bps vs srep 20193)

• Accelerazione dell’attività commerciale nel 2018 con forte attenzione alla profittabilità della relazione e al controllo del costo del funding: erogati nuovi mutui retail per 5,5 miliardi di euro (+68% a/a) e nuovi mutui corporate per 2,6 miliardi di euro (+43% a/a)

• Stabilizzazione della raccolta diretta commerciale (conti correnti e depositi a tempo pari a circa 62 miliardi di euro a fine dicembre)

• Forte contenimento degli oneri operativi: -7,6% a/a

• Riduzione dello stock dei crediti deteriorati lordi per circa 29 miliardi4 di euro nel corso del 2018 per effetto delle cessioni di sofferenze (27 miliardi di euro) e della riduzione delle inadempienze probabili (2,3 miliardi di euro):

o Gross NPE ratio al 16,4% (35,8% a dicembre 2017) e Net NPE ratio all’8,7%5

o Copertura dei crediti deteriorati al 53,1% (sofferenze al 62,4%), impattata dalle operazioni di cessione concluse nel quarto trimestre

• Costo del credito a 72 punti base, che risente anche del passaggio a default di alcune grandi posizioni e degli effetti delle cessioni di sofferenze leasing; escludendo tali componenti, costo del credito ordinario in linea con i trimestri precedenti

• Grazie anche alle importanti azioni di derisking implementate nell’ultimo trimestre, che hanno portato ad una riduzione di RWA di 4,9 miliardi di euro, aumento dei principali indicatori patrimoniali:

o Common Equity Tier 1 transitional al 13,7% (12,5% a settembre)

o Total Capital Ratio al 15,2% (13,9% a settembre)

• Nel quarto trimestre:

o Risultato operativo lordo a 134 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al quarto trimestre 2017 al netto delle componenti straordinarie6, ma in calo t/t principalmente per effetto delle perdite legate alle azioni di derisking implementate nel trimestre e dell’incremento dei costi tipico di fine anno:

• margine di interesse a 431 milioni di euro (-2.5% rispetto al terzo trimestre): positivo contributo della componente commerciale, più che compensato dalla riduzione di componenti non commerciali, impattate da poste non ricorrenti

• commissioni pari a 360 milioni di euro, in crescita di circa il 2% t/t grazie al comparto wealth management e servizi di pagamento

• costi operativi a 635 milioni di euro in crescita del 13% t/t, per effetto di fenomeni stagionali; la dinamica annua evidenzia una riduzione del 7,6% a/a

o Risultato netto negativo per circa 101 milioni di euro, inclusivo della contabilizzazione degli oneri di ristrutturazione per circa 150 milioni di euro, relativi all’uscita di 650 persone nel 1° semestre 2019 attraverso il Fondo di SolidarietÃ