“Homo Sapiens”: la mostra degli studenti di Poggibonsi racconta la figura umana nell’arte

Chi siamo e come ci rappresentiamo? Da dove veniamo? Come abitiamo le nostre città? Dall’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci al Cassero di Poggibonsi; dalle muse e i manichini di De Chirico, Matisse, Casorati, passando per la street art di Dome e MR THOMS a Poggibonsi, fino all’arte ambientale di Antony Gormley e Mimmo Paladino a Poggibonsi. Un percorso di conoscenza sulle tracce dell’arte contemporanea in Valdelsa che ha coinvolto i ragazzi delle terze classi della scuola media “L. Da Vinci” di Poggibonsi ed è diventato una mostra. 

Sono, infatti, proprio i ragazzi, gli artisti-autori delle opere che saranno presentate al pubblico martedì 19 marzo dalle 15 in poi alla Casa di Chesino a Poggibonsi nella piccola esposizione frutto del laboratorio che si è tenuto tra novembre 2018 e gennaio 2019 nell’ambito di FeniceContemporanea 2018. L’attività didattica scelta dalle loro docenti è stata “Homo Sapiens. La figura umana nell’arte moderna e contemporanea”, il laboratorio a cura di Culture Attive e Vernice Progetti Culturali. Dopo una lezione frontale in classe con proiezione di immagini, gli studenti sono stati coinvolti in un percorso guidato dagli storici dell’arte di Culture Attive, divenendo essi stessi artisti e protagonisti dell’opera da realizzare: io sono tante cose, sono ciò che vedo, che sento, che sogno… I ragazzi hanno lavorato a coppie: prima uno, poi l’altro, hanno tracciato la sagoma del compagno su carta, per poi riempirla con tutto ciò che li rappresenta: con disegni, colori, ritagli di immagini, collages, fotografie, oggetti, indumenti, pagine di libri, poesie… Le loro opere e le proprie sensazioni e idee, desideri e aspirazioni, i propri idoli: tutto è confluito all’interno della sagoma ed è stato documentato da un video dove sono gli stessi protagonisti a parlare. Grazie alla collaborazione con Terre di Siena Lab, gli studenti coinvolti hanno potuto dare vita all’allestimento delle proprie opere all’interno degli spazi della Casa di Chesino e nell’occasione dell’inaugurazione, faranno da guida al pubblico presente.