Guerra aperta tra Istituto Franci e il Comune, il consiglio vota per mandare via il Conservatorio da Sant’Agostino

Revocare la concessione del comodato gratuito  dei locali comunali al Conservatorio Franci per destinarli al Liceo Piccolomini e demandare al proprio servizio legale di accertare eventuali responsabilità con azione di recupero di danni patrimoniali e non e di finanziamenti  concessi al Franci.

Voterà anche su questo domani il consiglio comunale mentre tra palazzo Pubblico e l’Istituto di alta formazione musicale, dedicato al noto compositore e violinista senese,  si consuma una vera guerra aperta. La scintilla è scattata quando il Ministero dell’istruzione ha nominato Anna Carli presidente dell’Istituto superiore di studi musicali. La professoressa Carli è quindi tornata alla guida del Conservatorio allo scadere del mandato di Miranda Brugi, e rimarrà fino al 2024, condecreto di nomina firmato dal ministro Messa lo scorso 10 giugno.

La direzione del Franci viene accusata di “predisporre, ignorando le preoccupazioni e le raccomandazioni espresse in tal senso in più occasioni dal Comune, una terna di nominativi al Ministero per il rinnovo della carica di presidente, senza alcuna preliminare e opportuna informazione” all’ amministrazione e al Cda dell’ente.

Le accuse però non si fermano qui: l’amministrazione ritiene gravissima offesa al suo ruolo e al suo prestigio “la rappresentazione resa dagli studenti dell’Istituto nel documento del 11 aprile 2021 (di cui si viene a conoscenza solo oggi) in cui sono stati esposti, con toni tendenziosi ed in maniera mistificata, fatti non rispondenti al vero ed accuse infondate nei confronti del Comune, in particolare con riferimento all’incontro con il sindaco in data 19 marzo 2021 cui gli stessi non erano presenti ed a cui – con ogni probabilità – qualcuno, ha riferito in via strumentale, una versione dei fatti contraria al vero” .

Da parte dell’amministrazione c’è la presa d’atto che “la sintonia di obiettivi comuni e la consueta collaborazione istituzionale fra l’attuale direzione dell’Istituto Franci e l’amministrazione comunale di Siena è stata volontariamente e senza valida ragione, improvvisamente incrinata e compromessa in via irrimediabile” ed ancora il “venir meno  dell’interesse pubblico in virtù del quale il Comune ha fino ad oggi assicurato il finanziamento delle attività dell’Istituto R.Franci e la disponibilità dei locali sede dell’Istituzione stessa”. Da palazzo Pubblico si prende anche atto che “la mancanza di sinergia e condivisione delle linee di indirizzo del Comune rappresenta, altresì, la volontà aperta dell’Istituto di non essere più espressione dell’amministrazione comunale di Siena facendo venir meno la riferibilità dell’Istituzione Musicale al territorio ed alla comunità senese”.

Ma il testo prosegue e si legge che, dal Franci, è stato percepito un atteggiamento “di arroganza, ostilità e supponenza, che non si è mai verificato nei riguardi del Comune e del sindaco e, quindi, in violazione palese del richiamato art. 1 dello Statuto sociale vigente, dei principi di leale e trasparente collaborazione sul piano istituzionale”. La condotta che, secondo il Comune, sarebbe stata tenuta dal Conservatorio “ferisce una collaborazione che avviene da sempre, ribadita fino al 2019 dalla presidenza e dalla direzione, poi cambiata, dell’Istituto Franci, in contrasto con il Comune, la città e il futuro dell’Istituzione stessa di cui il comune di Siena ha garantito e voluto la nascita e la realizzazione”.

 

Katiuscia Vaselli

ha collaborato Marco Crimi