“Gli Uffizi e Il Santa Maria della Scala devono collaborare”

“Per gli Uffizi è importante la collaborazione con il Santa Maria della Scala. Stiamo già lavorando con Siena, Perugia e Firenze per ripartire dopo l’emergenza coronavirus”, sono le prime parole del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, ospite dell’Università di Siena  per una lectio magistralis su “Strategie di valorizzazione ai Musei delle Gallerie degli Uffizi”. “Sono contento di essere qui e rivedere Siena è sempre un grande piacere. Ormai sono qui un mese si ed un mese no”, ha detto Schmidt scherzando sulle sue sempre più numerose presenze in città.

La sua lezione ha inaugurato il master in Management del patrimonio culturale – MAPAC, organizzato dipartimento di Studi aziendali e giuridici dell’Università di Siena, in collaborazione con il dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali e con la partecipazione del comune di Siena e di Opera Civita. Per il responsabile di Opera Civita Stefano Di Bello la decisione di finanziare il master “ha un orientamento orizzontale: dai beni culturali, per noi cuore pulsante di ogni strategia, abbraccia i temi economici e giuridici. E’un investimento per la città, investiamo sulla formazione dei dipendenti, di quelli che saranno i dipendenti futuri”, mentre su possibili e ulteriori collaborazioni tra Siena e Firenze Di Bello ha ricordato che “Opera sta lavorando in un ambito nazionale, con la Luiss per esempio. Siena e Firenze hanno tra loro un ponte naturale da sfruttare nel futuro. Noi conosciamo le strategie gestionali di Schmidt e siamo aperti a tante possibilità e ad essere una risorsa per le sfide che oggi il mercato ci impone“.

Poi Di Bello ha commentato questo anno che sarà ricordato per le gravi difficoltà dovute alla pandemia,”Il 2020 è stato un anno difficile dove abbiamo dovuto metterci in gioco e cambiare tutti i nostri paradigmi con cui abbiamo lavorato in passato – ha detto il responsabile di Opera Civita Stefano Di Bello-. Abbiamo cambiato il target e questa scelta ci ha dato ragione sia negli scorsi mesi che nelle previsioni di ottobre. Il piano di comunicazione per l’opera del Duomo ha dato ottimi risultati con indotti su tutta la provincia di Siena”.

A portare i saluti dell’Ateneo è stato Francesco Frati, rettore dell’Università degli Studi di Siena. “Sappiamo tutti quanto questa città sia ricca di patrimonio culturale, adesso abbiamo bisogno di qualcuno che lo sappia gestire e valorizzare. Questo nostro impegno deriva anche da una collaborazione interdisciplinare, penso a quella aziendale e manageriale, quella giuridica ed infine l’area inerente al patrimonio culturale. Si sono unite tutte insieme per progettare un percorso formativo in grado di fornire un personale specializzato in grado di valorizzare le nostre bellezze artistiche e culturali”. “Il 2020 può portare la nostra città a nuovi svolti. Siena ha sempre incentrato le sue ricchezze verso il turismo, adesso è il momento anche di interrogarsi su come sfruttare queste ricchezze, sia dal punto di vista economico, ma anche di valorizzazione artistica”.