Gli alberghieri della Toscana si sfidano tra i calici ed il manzo: lunedì l’Amira trial tartare

Una sfida tra calici e tartare: è quella che coinvolgerà dodici studenti di sei istituti alberghieri della Toscana nella splendida cornice di palazzo Patrizi dalle 10 del prossimo lunedì.

Sarà sul campo di battaglia del gusto che si combatterà l’Amira trial tartare. Valorizzare l’offerta enogastronomica locale e stimolare le nuove generazioni versola ristorazione: questi i due obiettivi di una gara che si basa sulla migliore battuta al coltello e sul miglior abbinamento di vino.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione dei maitres italiani ristoranti e alberghi e vede la collaborazione di Confesercenti Siena Opera Laboratori, Cristallerie Mezzetti, Consorzio del Brunello e Sapori di Toscana. “Vogliamo trasmettere a questi ragazzi una passione, dargli formazione ed anche uno scossone di adrenalina per farli poi entrare nel nostro settore, visto che nell’Horeca manca personale”. Sono le parole di Gaetano Di Martino, referente della sezione Amira di Siena-Chianciano Terme.

Proprio l’Artusi di Chianciano, insieme al Ricasoli di Colle Val d’Elsa, è uno dei sei istituti che parteciperà alla gara. Ogni studente dovrà preparare la tartare di manzo di fronte ad una giuria di cinque persone (Mauro Rosati, dg Qualivita; Helena Stoquelet, Bottega del Trenta; Barbara Bernardi, azienda agricola Tollena; Luciana Franchini, chef del Battistero Bistrot; Valerio Beltrami; presidente nazionale di Amira, ndr). In un secondo momento ci sarà invece la scelta del bicchiere di vino più adatto da abbinare col piatto.

“Un percorso formativo come questo è fondamentale per valorizzare le Dop e le Igp del territorio”, ha osservato Rosati. “Ristorazione e settore ricettivo chiedono professionalità. Ecco perché appoggiamo questa manifestazione”, così invece Filippo Grassi, presidente provinciale Assoturismo Confesercenti.

MC