Giovani e spazi urbani, la Valdelsa progetta interventi di contrasto alla povertà educativa

Si chiama “Open Space & Open Story” il progetto costruito in Valdelsa per partecipare all’avviso “Educare in Comune” emanato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di promuovere l’attuazione di interventi sul tema del contrasto alla povertà educativa e sostegno delle opportunità culturali ed educative dei giovani.

“La nostra progettualità nasce dalla condivisione di obiettivi e strumenti per rilanciare il protagonismo dei giovani e costruire la Valdelsa del futuro”, dice Susanna Salvadori, assessore alle politiche educative del comune di Poggibonsi, comune capofila del progetto che è partecipato dai comuni di Casole d’Elsa, San Gimignano, Radicondoli, dall’associazione Pratika, dalla Fondazione Elsa e dalla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. L’avviso del Governo è finalizzato a promuovere percorsi progettuali, anche sperimentali, per il contrasto alla povertà educativa e il sostegno delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali delle persone di minore età, al fine di renderle attive e responsabili all’interno delle comunità di appartenenza e promuovere il rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose, etniche e di genere esistenti.

La Valdelsa si è candidata partecipando alla terza linea dell’avviso, quella dedicata a ‘Cultura, arte, ambiente’ con il progetto “Open Space & Open Story: spazio, strumenti, storie e parola ai giovani per progettare la Valdelsa del futuro”. Un progetto che si pone l’obiettivo di intervenire per contrastare fenomeno della povertà educativa proponendosi e strutturandosi come comunità educante quale obiettivo di civiltà e sviluppo, individuando in ogni territorio degli spazi sia all’aperto che al chiuso che possano essere contenitori di attività ludico/didattiche su lettura, musica, arte, natura, sport non convenzionale, nuovi media e che vedano una partecipazione diretta dei ragazzi alla loro progettazione e gestione.

“Abbiamo presentato il nostro progetto – dice l’assessore – forte di un primo contributo di idee che i ragazzi e le ragazze hanno già dato attraverso 500 questionari compilati nelle scuole di tutta la Valdelsa e da cui è emersa la necessità non tanto di iniziative strutturate quanto di strumenti per auto organizzarsi”. Da qui la necessità di individuare spazi aperti e non in grado ospitare un complesso di attività ludiche e didattiche caratterizzate da partecipazione diretta, anche nelle fasi decisionali e organizzative dei ragazzi stessi. Spazi polifunzionali in grado di accogliere attività di teatro, letture, musica, writing, sport diffuso, media e tanto altro. “Un percorso che prosegue, con una collaborazione a livello di area che fa piacere e che continuerà – chiude Salvadori – per costruire occasioni di crescita e di formazione che sono sempre fondamentali e che questa fase di pandemia rende ancora più prioritari”.

La presentazione del progetto è stata conseguente all’approvazione in Consiglio Comunale della convenzione necessaria fra tutti i soggetti attuatori.