Giorno della memoria, a Chiusi il Prefetto consegna una medaglia d’onore

Per il Giorno della Memoria le bandiere della Prefettura e quelle degli edifici pubblici saranno esposte a mezz’asta per tutta la giornata di domani, mercoledì’ 27 gennaio.

Non sarà possibile, a causa del covid-19, coinvolgere il mondo della scuola per iniziative ed incontri di approfondimento e di confronto “su quei tragici fatti, per preservare, a vantaggio in particolare delle giovani generazioni, la memoria di quella pagina nefasta della storia dell’umanità, affinché non si debbano più rivivere momenti simili e si ricordino sempre i rischi che si annidano nell’indifferenza e nella sottovalutazione di fronte alle ingiustizie ed alle crudeltà che colpiscono i più deboli”, cos’ la Prefettura in una nota.

A Chiusi, alla presenza del sindaco Juri Bettollini, il prefetto di Siena Maria Forte consegnerà a Riccardo Alfatti la medaglia d’onore alla memoria concessa dal Presidente della Repubblica al nonno Guelfo Romagnoli, internato per circa sei mesi, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, in un campo di prigionia tedesco vicino d Berlino. “Si tratta di un riconoscimento simbolico, quale testimonianza di gratitudine nei confronti degli insigniti. E’ il simbolo dell’onore e della dignità difesi, per il riscatto e per la libertà del nostro Paese”, commentano dalla Prefettura.

Il comunicato prosegue: “sono passati 76 anni da quel 27 gennaio 1945 data in cui furono liberati gli internati dal campo di Auschwitz. Con l’apertura di quei cancelli il mondo intero si rese conto dell’immane e crudele tragedia, pianificata e attuata per l’annientamento della popolazione ebraica e di tutte le categorie ritenute “indesiderabili”. Un’immane tragedia quella dell’Olocausto, dinnanzi alla quale l’umanità intera ancora si interroga sul senso di quella infinita atrocità. Un’infinita atrocità che non potrà mai avere una risposta ragionevole e dinnanzi alla quale è necessario mantenere alta la memoria quale strumento di deterrenza alla cultura dell’intolleranza e del pregiudizio”.

Il compito delle Istituzioni è quello di “soffermarsi e pensare come sia possibile onorare la memoria della Shoah, attraverso il rifiuto delle discriminazioni e della violenza, nella difesa della libertà, della democrazia e delle differenze – aggiungono dalla Prefettura-. Il “Giorno della Memoria” ha proprio questo obbiettivo: raccogliere il peso della testimonianza della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, degli italiani deportati e diffondere la consapevolezza del radicamento dei diritti fondamentali dell’uomo. E’ un’occasione per ragionare e riflettere sui valori del vivere civile, dimenticati dal periodo nazista. Valori diventati i pilastri della nostra Carta Costituzionale”.