Giornalista molestata in diretta tv, Coluccia: “Una fetta di uomini sottovaluta ancora quel gesto”

Quanto accaduto a Greta Beccaglia, giornalista di Toscana Tv, è “un episodio gravissimo” che “dimostra come ancora ci sia una fetta di maschi che sottovalutano quel gesto. La donna deve essere libera. Deve essere libera di uscire la sera senza essere oggetto di molestie e violenza come accaduto anche a quella ragazza che era andata legittimamente a divertirsi in discoteca”.

Anna Coluccia, direttore Area organizzazione e gestione delle Scotte, non poteva non parlare dei gravi fatti avvenuti in Toscana nello scorso weekend durante il seminario “La violenza contro le donne durante la pandemia: la resilienza è anche nella risposta formativa”, organizzato da Aou senese e università di Siena in occasione delle iniziative del Comune per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “La violenza di genere non è soltanto un reato, ma anche un problema di salute – prosegue Coluccia-.  Infatti l’Oms ha dimostrato che questa produce eventi negativi per la donna: si può creare la dipendenza; si possono facilitare eventi sussidiari; ci può essere la morte, ogni tre giorni una donna viene uccisa; ci possono essere lesioni permanenti. Ricordiamoci anche della violenza assistita nei confronti dei bambini che genera disturbi post traumatici da stress”.

“Toccare il sedere ad una ragazza uccide la sua dignità” e “qui da noi c’è una giovane che è stata oggetto di violenza sessuale”, continua Coluccia  mentre torna a parlare di quanto è accaduto tra venerdì e sabato. “Dobbiamo contribuire alla creazione di un cultura della dignità della donna, una cultura contro la violenza che può permettere di costruire una società migliore”.

All’incontro odierno ha partecipato anche Vittoria Doretti, direttore Uoc promozione ed etica della salute dell’Asl e ideatrice del Codice Rosa, Vittoria Doretti. Sono 422 gli accessi con Codice rosa negli ospedali della Toscana del sud da gennaio a fine settembre 2021 ed in provincia sono 69 i casi che hanno fatto scattare il codice rosa – 54 maltrattamenti contro adulti, 13 contro minori, due abusi su minori -. I dati sono stati comunicati dalla stessa  Asl sud est. “Nei primi mesi di lockdown c’è stata una riduzione dei casi rispetto agli anni precedenti. Una nuova impennata però si è registrata nei primi nove mesi del 2021. Sottolineo inoltre, nel periodo post-covid, che c’è un incremento che fa riflettere nella fascia d’età che va da 15 a 17 anni”, spiega Doretti.

“In Italia il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni subisce una forma di violenza. Nel 2020 il 94.3% dei casi di violenza si è consumato tra le mura domestiche e il 45.3% di queste donne ha temuto per la propria incolumità”. A livello nazionale, aggiunge Doretti che è anche consulente della commissione di inchiesta sui femminicidi del Senato, “ci sono dei dati che purtroppo restano inchiodati nonostante il nostro lavoro: quello sui femminicidi, le violenze sessuali, i ricatti e le violenze sul lavoro. Occorre sviluppare la cultura all’interno delle singole persone ma anche delle istituzioni”.

All’evento hanno partecipato il rettore dell’università di Siena Francesco Frati, il direttore generale dell’Aou Senese Antonio Barretta, il direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D’Urso, Clio Biondi Santi, assessora alle pari opportunità del comune di Siena, Lore Lorenzi sul Master del Codice Rosa e l’avvocato Rossella De Franco, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Siena.