Giani: “Paolo Rossi è stato un grande toscano, troveremo il modo di ricordarlo”

Il presidente della regione Toscana Eugenio Giani ha commentato così la notizia della scomparsa di Paolo Rossi: “con profondo cordoglio e commozione, a nome mio personale e della Regione Toscana, mi associo al dolore della famiglia per la scomparsa di Paolo Rossi, il più grande calciatore toscano e uno dei più forti giocatori italiani di tutti i tempi. Quei tre gol al Brasile ai mondiali del 1982, che aprirono la porta alla conquista del titolo da parte degli azzurri, sono rimasti nella storia del calcio mondiale. Rossi era toscano di Prato. Il suo nome è indissolubilmente legato alla squadra del Lanerossi Vicenza che, da neopromossa, portò a sfiorare lo scudetto nel 1978. Alla moglie Federica e ai figli giunga la vicinanza non solo della Regione ma di tutto il popolo toscano. Troveremo sicuramente il modo per rendere un degno omaggio alla memoria e al valore di questo grande uomo di sport”.

Paolo Rossi era nato a Prato il 23 settembre 1956, è passato alla storia nei campionati del mondo di calcio del 1982, dove con le sue reti trascinò l’Italia alla vittoria finale. In quell’edizione, oltre ad eliminare l’Argentina di Maradona ed il Brasile di Zico, si aggiudicò anche la classifica dei capocannonieri. Rossi vinse il Pallone d’oro ed è stato inserito dal Uefa nella classifica dei migliori calciatori di sempre.

Rossi era cittadino onorario di Vicenza, dove si terranno i funerali. La sua città natale, Prato, nel 2017 aveva ospitato il “Pablito great italian emotions” una mostra dedicata a lui e all’Italia del 1982 organizzata dal comune di Prato insieme alla regione e alla provincia.

Paolo Rossi lascia la moglie Federica Cappelletti, giornalista, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria ed Alessandro