Ghelardi (Asl Toscana sud est): “Infofragili, un numero per chiarire i dubbi dei vulnerabili”

Questa mattina è stato presentato il nuovo servizio dedicato agli estremamente vulnerabili: ‘Infofragili’. Il progetto prevede un numero verde (800-432525) a disposizione di tutti i cittadini appartenenti all’Asl Toscana sud est. Il numero è rivolto alle persone fragili o alle loro famiglie che chiedono informazioni e che potranno essere orientate nella prenotazione on line dei vaccini.

“Il ministero della salute, insieme alla regione Toscana, si sono voluti concentrare sugli estremamente vulnerabili, dandogli la possibilità di accedere alla vaccinazione in via prioritaria”, a parlare è Francesco Ghelardi, direttore amministrativo dell’Asl Toscana sud est. “Sugli ultraottantenni, dove siamo a circa il 90% di copertura vaccinale, -continua Ghelardi- c’è un canale diretto con i medici di medicina generale. Per gli estremamente vulnerabili, invece, questa linea diretta non c’era: l’Azienda ha quindi deciso di istituire questo servizio di accompagnamento e di informazione per queste categorie di cittadini”. Ghelardi spiega: “A volte c’è la necessità di essere accompagnati verso il vaccino, e, siccome possono nascere dubbi, abbiamo istituito questo servizio, che è attivo da questa mattina”.

L’orario di servizio del centralino è dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì, e da lunedì 19 aprile saranno attive 20 postazioni. Il servizio opererà dalla sede di piazzale Rosselli a Siena. Ghelardi ha anche suggerito “di chiamare non solo la mattina presto, ma anche nel pomeriggio, così da poter gestire tutte le telefonate”.

Presente anche Roberto Turillazzi, direttore dello staff direzione sanitaria dell’Asl Toscana sud est, il quale ha parlato dei pazienti oncologici: “I malati oncologici che hanno potuto preaderire, lo hanno fatto immettendo l’esenzione 048. L’esenzione 048, tuttavia, prevede tutta la fascia degli oncologici, anche persone in follow-up, ovvero persone che, fortunatamente, sono in guarigione o già guariti. Questa condizione non li inserisce nella fascia di diritto prioritario per la vaccinazione. Questa è una delle ragioni che ci ha indotto ad organizzare questo servizio”.

(Di seguito il servizio completo)