Fine gennaio, è tempo di frittelle: a Siena tornano i banchini

Il Savelli in Piazza del Campo, il Giorni in via Tolomei ed il Ciofi in strada Massetana Romana: il prossimo sabato tornano i chioschi delle frittelle.

Queste golosità sono le protagoniste assolute del fine gennaio di Siena e rappresentano una tradizione che va avanti da tanto tempo e alla quale tutta la città partecipa con grande gioia e felicità. Le frittelle ci accompagneranno fino al 26 marzo, la domenica successiva a San Giuseppe.

Lunghe le file di senesi pronte a stare davanti ai banchini in attesa dunque. Ma non solo: “Qui da noi sono passati anche Barack e Michelle Obama, però purtroppo non riuscimmo a scattare una fotografia. Un cameriere inoltre ci informò che per la moglie di Jacques Chirac, Bernadette, le nostre frittelle erano state il dolce più buono mai assaggiato in vita”. Questo il ricordo di Mario Savelli. La sua presenza nella Conchiglia in queste settimane ci ricorda che la bella stagione sta per tornare.

Tra quelli che sono stati conquistati dalle sue squisitezze però non ci sono solo politici. “Quando ero giovane venne tutta l’Inter di Helenio Herrera: c’erano Peppino Prisco, Facchetti, Mazzola e Jair che al tempo era il mio idolo – continua Savelli-. Mio padre gli offrì due frittelle a testa. Da noi inoltre si è servito anche Antonio Conte”.

“La fortuna della mia vita è stato lavorare nella più bella piazza del mondo”, ha aggiunto. Ma come è iniziato tutto? “Mi ricordo che in casa avevamo un partigiano che si affiancò nel lavoro a mio padre e a mia madre che avevano un banco di frutta in Piazza del Campo. Al tempo a Siena venivano dati i permessi per fare le frittelle. Il partigiano non aveva i soldi per mettere sù un banchino e quindi intervenne mia mamma. Così iniziammo l’attività. L’anno era il 1946 e io andavo ancora a scuola”.

MC