Festa della Toscana, Falorni: “Il pensiero di Santa Caterina all’origine dell’abolizione della pena di morte”

Il consiglio comunale di Siena, nella seduta di oggi mercoledì 30 novembre, ha celebrato la festa della Toscana. E’ stato il Presidente del Consiglio Comunale Marco Falorni a intervenire ricordando il 30 novembre 1786, quando la Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte.

“Oggi, 30 novembre – ha detto il presidente nel suo intervento in apertura della seduta odierna del consiglio comunale -, si celebra la Festa della Toscana, ricorrendo l’anniversario dell’abolizione della pena di morte, avvenuta nel 1786. In proposito, vorrei fare una citazione di molto antecedente. ‘Per la qualcosa vi prego e costringo che voi poniate quel rimedio che vi pare, e più convenevole; sì che si ponga rimedio a tanta abomimazione. Non vorrei, però, che egli perdesse la vita: ma d’ogni altra pena io sarei molto consolata’. Sono parole di Santa Caterina, scritte nella lettera 170 a Pietro marchese del Monte, podestà di Siena. Caterina parlava di un giovane che aveva compiuto un reato grave, ma ella non voleva che morisse, affinché potesse pentirsi. Ma la Santa senese chiedeva anche una pena certa e severa, tema ancora oggi di attualità. Caterina non era una femminista, ma si comportava da donna che considerava la parità come cosa naturale. E nessun uomo, per quanto potente, ha avito il coraggio di scrivere al Papa, in tutta la storia, “siate virile, e non fanciullo”, e di scrivere al re di Francia “adempirete la volontà di Dio, e la mia”.

“A qualcuno – ha proseguito Falorni – piace pensare che anche il pensiero di Caterina sia stato all’origine, con quattro secoli di anticipo, dell’abolizione della pena di morte, voluta da Pietro Leopoldo il 30 novembre 1786, facendo della Toscana il primo stato del mondo a formalizzare questo atto di civiltà. Tornando all’edizione 2022 della Festa della Toscana, ricordo che il tema scelto di quest’anno concerne la libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della nostra Costituzione. Ed è un tema fondamentale, la cui reale applicazione fa la differenza fra una democrazia compiuta, che vada bel oltre l’esercizio della democrazia formale, e i regimi autoritari o totalitari. E’ questo un argomento particolarmente sentito dal sottoscritto, visto che sono giornalista iscritto all’ordine da 37 anni, e che ricordo bene l’importanza del citato articolo 21 durante gli esami di abilitazione professionale. Paradossalmente, in questo terzo millennio, l’impetuoso sviluppo della tecnologia apre sempre nuove possibilità di comunicare, ma non sempre ciò corrisponde ad una maggiore libertà nel potersi esprimere, anzi spesso questo viene usato per controllare i singoli cittadini fino nelle loro sfere più personali”.

“Ciò nonostante – ha concluso Falorni -, in Italia possiamo ritenerci privilegiati perché, fra tante contraddizioni, la democrazia c’è, ed è sentita dal popolo come un valore irrinunciabile. E se la completa libertà di informazione resta un’utopia, c’è un sufficiente pluralismo a garantire la corretta formazione dell’opinione pubblica. Ben diversa è la situazione altrove, possiamo dire senz’altro nella maggior parte del mondo, dove la libertà di espressione resta un miraggio. Ci sono paesi dove domina il fondamentalismo islamico, e non si possono citare almeno l’Iran e l’Afghanistan, dove addirittura le donne hanno una libertà minimale, sono vessate da una quantità di costrizioni, finanche al divieto di studio, per non parlare degli obblighi nel mondo di vestire e della imposta di marginalità nella vita sociale. In questi giorni in Iran le donne, e non solo loro, stanno coraggiosamente lottando e morendo, stanno subendo repressione e galera per chiedere il diritto di parlare liberamente, di contestare, studiare, vivere, di camminare libere per le strade. Credo che in questo momento, fra tante situazioni meritevoli di attenzione, debba andare prima di tutto alle donne iraniane la nostra completa solidarietà, il nostro affettuoso pensiero, il nostro impegno ad aiutarle in ogni modo possibile”.