Fauci sceglie Siena. Montomoli: “Decisione non sorprende. Ora Tls sia anello di una catena composta da molti attori”

Sull’hub anti-pandemico e sul Biotecnopolo “spero che le aziende del territorio possano avere un giusto spazio per inserirsi e collaborare: parlo di Vismederi, Diesse, Galenica Senese, Kw e Philogen. Realtà che possono svolgere un ruolo importante”.

Ma “per fare ciò serve che Fondazione Toscana Life Sciences sia l’anello di una catena che è composta da molti attori”. Il monito lo ha lanciato Emanuele Montomoli sfruttando l’annuncio del ministro Roberto Speranza. La notizia che l’immunologo statunitense Anthony Fauci sarebbe disponibile a collaborare con il futuro hub anti-pandemico non è passata in sordina e ha scatenato differenti reazioni.

Ma per ora l’unico a parlare è Montomoli. “L’hub avrà una rilevanza nazionale. E l’Italia farà riferimento a Siena in caso di pandemia. In un Paese come il nostro dove ci sono molte competenze nell’ambito della vaccinologia era chiaro che una struttura anti-pandemica richiamasse studiosi di fama internazionale”, dice il virologo che non si dice sorpreso della decisione dello scienziato italo -americano. “Non è una cosa nuova: ricordo come Albert Sabin venne a Siena per il suo vaccino contro la poliomelite-aggiunge-. Per la nostra città  è un ulteriore conferma delle grandi capacità nell’ambito delle scienze della vita, capacità che il mondo ci invidia”.

Sul tema, dicevamo,  c’è anche chi finora ha scelto la via del silenzio. Così si è mosso almeno per il momento il segretario dem Enrico Letta- l’argomento è stato un suo cavallo di battaglia per vincere nella campagna delle elezioni suppletive nel nostro collegio-  che attende la kermesse del Pd di Siena del 7 maggio per intervenire sull’argomento. Mentre da Tls il no comment viene motivato dal fatto che è ancora prematuro commentare la situazione, si attende quindi un’evoluzione.

MC