Fase due: al via la sperimentazione di Immuni, ma attenzione alla email truffa

Dal primo pomeriggio di oggi dovrebbe partire in Italia la sperimentazione della app Immuni. Puglia, Abruzzo , Marche e Liguria sono le 4 regioni che faranno da apripista al progetto. Obiettivo di Immuni, che sarà disponibile sugli Store degli smartphone d’Italia, è quello di tracciare i contatti dei contagiati dal Covid-19.

“Più che una sperimentazione si tratterà di un test di pochi giorni, forse una settimana, per provare le funzionalità dell’App”, c0sì all’Ansa Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese per l’emergenza Coronavirus che giudica Immuni uno “strumento utile” perché, in caso di contagio di una persona, “ci aiuterà a rintracciare tutti i suoi contatti, anche quelli sconosciuti che diversamente non riusciremmo a raggiungere”. “Io la scaricherò – prosegue il professore – l’App Immuni rappresenta una sicurezza per ognuno di noi”.

Una volta installata basterà inserire pochi dati, come il proprio Comune di residenza, e il sistema funzionerà in automatico: saranno gli smartphone sui quali è presente l’App – quando si troveranno a una distanza inferiore a un metro – a scambiarsi dei codici generati automaticamente e in maniera anonima. Intanto il Computer Emergency Response Team dell’Agenzia per l’Italia Digitale ha lanciato un allarme

A quanto si apprende sarebbe stata diffusa in rete una finta app Immuni che invece si tratterebbe di un ransomware, virus capace di tenere in ostaggio i file del dispositivo attaccato in attesa di un riscatto. Il FuckUnicorn, questo il nome del virus, agisce attraverso   una mail che invita a cliccare su un sito fasullo simile a  quello del Fofi, la Federazione Ordini dei farmacisti italiani.

 

 

Foto Ansa