Estra, bilancio alle stelle: utili per +117%

Continua a crescere il gruppo Estra, il consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2019. il Gruppo, in continuità con l’approccio strategico adottato negli ultimi esercizi, si è concentrato sul rafforzamento della propria posizione competitiva grazie a politiche di sviluppo commerciale e per mezzo di operazioni di investimento per linee esterne principalmente nel settore delle attività regolate e nel ciclo integrato dei rifiuti. Sono risultate particolarmente rilevanti per l’attività di business le operazioni di acquisizione finalizzate a inizio 2019 dell’attività di distribuzione di gas naturale di 2i Rete Gas in Puglia negli Atem di Foggia 1-Nord e di Bari 2-Sud e del 100% di Ecolat, che ha sancito ufficialmente l’ingresso nel settore dell’ambiente concretizzando una delle prospettive strategiche del Gruppo.

Nel 2019 il Gruppo ha conseguito ricavi totali per 997 milioni di Euro (+18% rispetto agli 843 del 2018). La crescita dei ricavi è originata principalmente dalla vendita di gas naturale e di energia elettrica con maggiori volumi venduti.

Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 97,2 milioni di Euro in aumento di 26 milioni (+ 37%) in confronto al 2018 (71,2 milioni di Euro). La diversa modalità di contabilizzazione dei leasing operativi richiesta per i locatari dal nuovo principio contabile Ifrs 16, applicato a partire dal 01 gennaio 2019, ha determinato un aumento del margine operativo lordo di 4,7 milioni di Euro per effetto della rilevazione di minori costi per godimento di beni di terzi. Il margine operativo lordo ha, inoltre, beneficiato di poste non ricorrenti per un saldo netto positivo di 10,2 milioni di Euro, tra cui, in particolare, i ricavi iscritti a fronte dei rimborsi spettanti al Gruppo per effetto della Delibera 32/2019/R/gas del 29/01/2019 con cui Arera ha disciplinato le modalità di regolazione delle partite economiche tra venditori e clienti finali per il periodo 2010-2012, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato 4825/2016.

Il risultato operativo netto (Ebit) si è attestato a 37,8 milioni di Euro, in aumento di 9,8 milioni di Euro (+ 35%) rispetto al 2018 (28 milioni di Euro). La variazione è riconducibile a maggiori ammortamenti per 10,2 milioni di Euro per effetto degli investimenti e delle acquisizioni societarie realizzate, oltre che all’effetto della prima applicazione dell’Ifrs 16 (+4,3 milioni di Euro), svalutazioni non ricorrenti di attività per impairment per 2,5 milioni di Euro e maggiori accantonamenti a fondo svalutazione crediti per 3,4 milioni di Euro.

L’utile netto di esercizio si è attestato a 16,7 milioni di Euro in aumento di 9 milioni di Euro (+117%) in confronto al 2018 (7,7 milioni di Euro), dopo una migliore gestione finanziaria di 2,3 milioni di Euro, maggiori imposte sul reddito per Euro 5,2 milioni di Euro ed un risultato netto delle attività in dismissione negativo per 0,2 milioni di Euro rispetto ad un risultato negativo di 2,3 milioni di Euro nell’esercizio precedente.

L’utile netto di esercizio si è attestato a 16,7 milioni di Euro in aumento di 9 milioni di Euro (+117%) in confronto al 2018 (7,7 milioni di Euro), dopo una migliore gestione finanziaria di 2,3 milioni di Euro, maggiori imposte sul reddito per Euro 5,2 milioni di Euro ed un risultato netto delle attività in dismissione negativo per 0,2 milioni di Euro rispetto ad un risultato negativo di 2,3 milioni di Euro nell’esercizio precedente.

 Il patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2019 si è attestato a 321,8 milioni di Euro (325,3 milioni di Euro nel 2018). Le variazioni intervenute nell’esercizio sono riconducibili al risultato di periodo e alla distribuzione di dividendi. L’incidenza del patrimonio netto sul capitale raccolto è stata pari al 51,3% in diminuzione rispetto al 55,3% del 2018.

L’indebitamento finanziario netto è risultato di 305,6 milioni di Euro (263,1 nel 2018) con un’incidenza sul capitale raccolto che è passata dal 44,7% al 48,7% per effetto dell’assorbimento di cassa dell’attività di investimento. L’adozione dell’IFRS 16 ha determinato un peggioramento di 17,1 milioni di Euro della posizione finanziaria netta a fine esercizio 2019.

“I risultati di crescita conseguiti nel 2019 ci indicano che siamo sulla strada giusta e che le scelte aziendali operate dal Gruppo sono produttive in termini di espansione trasversale del business di Estra. – dichiara Alessandro Piazzi, Amministratore Delegato di Estra – I principali indicatori economico-finanziari sono in crescita attestando la solidità e affidabilità del Gruppo e la sua capacità di essere punto di riferimento per i clienti e i territori in cui opera. In tale contesto siamo determinati a perseguire i progetti di sviluppo intrapresi, in linea con il nostro piano industriale, pronti a cogliere le opportunità del mercato energetico e ambientale”.

“Il forte posizionamento territoriale acquisito, il miglioramento delle performance operative e l’espansione realizzata tramite il percorso di acquisizioni successive,- afferma Francesco Macrì, Presidente di Estra – sono delle solide basi per  affrontare l’attuale contesto di incertezza generato da Covid-19 e le sue conseguenze sui nostri business. Sin dall’origine dell’emergenza sanitaria, siamo intervenuti prontamente attivando tutte le misure necessarie”.

  • Ricavi totali: 997 milioni di Euro (+18% rispetto al 2018)
  • Margine operativo lordo (EBITDA): 97,2 milioni di Euro (+37%)
  • Risultato operativo netto (EBIT): 37,8 milioni di Euro (+35%)
  • Utile netto: 16,7 milioni di Euro (+117%)