Economia senese in chiaroscuro: l’export vola a inizio 2022 ma preoccupano guerra e crisi climatica

Se i primi mesi del 2022 registrano dati simili a quelli del forte recupero del 2021 lo scoppio della guerra in Ucraina e le crisi climatiche ed alimentari (quest’ultima generata proprio dal conflitto) gettano forti ombre sulla ripresa dell’economia senese post-covid.

Di questa situazione si parla da tempo ma sono anche i dati mostrati alla 20esima Giornata dell’economia – Siena 2030 a dare, purtroppo, ulteriori certezze.  “Stiamo affrontando situazioni ingestibili”, ammette il presidente della Camera di Commercio, l’ente che organizza l’evento insieme a Fondazione Mps, Massimo Guasconi. “Oltre alla crisi alimentare dei cereali dobbiamo registrare un aumento dei costi della logistica, dell’inflazione ed i rincari dei prezzi. Questo significa anche doversi confrontare con una ridotta capacità di spesa per le famiglie ed una diminuzione della crescita del Pil”, continua.

Se guardassimo solamente ai primi tre mesi del 2022, come detto, potremo dire che l’economia senese ha il vento in poppa: l’export pesa 803 milioni di euro, pari al 6,5% delle esportazioni toscane, e cresce di oltre 20 punti percentuali rispetto ad un anno fa. Fa da locomotiva la farmaceutica che cresce dell’80% e ed esporta beni per 333milioni di euro. La camperistica ottiene un -28% rispetto al 2021, ma bisogna dire che il settore sta tornando su valori ‘più normali’ all’interno della filiera turistica, dopo l’exploit dovuto ai due anni di covid. Bene anche il settore delle bevande che cresce del 17% grazie alla prestazionie del vino e del suo export che è pari a 112 milioni di euro.

Il valore aggiunto quest’anno dovrebbe recuperare il 2,2%. Una previsione “ottimistica” per  il segretario generale dell’Ente Marco Randellini, visti i repentini cambi di scenario che stanno stravolgendo il mondo. Randellini comunque ha assicurato: “la flessione di oltre 10 punti percentuali del 2020 potrebbe essere colmata entro il 2023”. Quanto al quadro del lavoro  il 2021 si è chiuso con 112mila persone occupate, 3800 in meno del 2020 e 6200 rispetto al pre-covid. “L’andamento però non è stato omogeno è ha colpito di più gli autonomi”, spiega Randellini. Le imprese invece nel 2021 sono cresciute del 4,3%.

Luci e ombre insomma sulla nostra economia. Lo dice anche Carlo Rossi, presidente di FMps che rileva anche come il territorio debba muoversi in determinati ambiti del progetto Siena 2030 come quello dei giovani. Per Rossi è importante adesso “investire nelle infrastrutture sociali” visto l’importanza assunta dal Terzo settore per la città.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi