Ecco Gioia+, il progetto di FMps che connette gli anziani al mondo digitale

“Gioia+ è stato un progetto fortemente voluto e nato in un momento delicato come quello dell’emergenza pandemica”. Così Daniele Messina, responsabile direzione attività istituzionali di Fondazione Monte dei Paschi, che ha finanziato il progetto Gioia+. Il progetto, che ha visto l’Auser ‘Dirio Ciani’ di Colle Val d’Elsa come capofila, ha visto la partecipazione di enti e cooperative sociali come Coop21 e Aranciablù, il centro La lunga gioventù, Motus e anche Straligut teatro. “Attraverso il bando Riesco – ha aggiunto Messina – siamo stati in grado di sostenere questo partenariato, anche abbastanza inedito, per rispondere alle difficoltà degli anziani. Quella che abbiamo visto è stata una sperimentazione molto interessante che ha messo insieme elementi di digitalizzazione gentile”.

Grazie a Gioia+, infatti, centinaia gli anziani a Siena, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi e San Gimignano hanno potuto partecipare e scoprire “La Gioia di vivere luoghi digitali per potenziare legami”. Grazie alla creazione di una rete molto vasta di ben 27 soggetti tra istituzioni, enti e associazioni sono stati attivati 12 gruppi di socializzazione e laboratori con coinvolgimento di 8 strutture Rsa, Ra e Centri diurni, 11 centri anziani e 4 mini appartamenti. Inoltre, sono stati organizzati 3 eventi pubblici e, per dare continuità alle azioni del progetto, sono stati formati ben 120 volontari di associazioni per diventare moderatori o facilitatori digitali. Tante le attività previste dal progetto alcune delle quali anche in presenza, dai laboratori artistici e di cucina alle visite virtuali a musei, passando per le lezioni di ginnastica o anche semplicemente la lettura di un libro o la socializzazione, che hanno migliorato la qualità della vita e delle relazioni delle persone anziane più vulnerabili e sole. Intorno al progetto si è creata una rete di collaborazioni solida che ha reso protagonisti gli stessi utenti, alcuni dei quali sono stati direttamente impegnati nella realizzazione delle attività.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti e pronti a realizzare nuovi spunti e idee emerse in questi primi 18 mesi di lavoro – ha dichiarato Andrea Dilillo Direttore generale del progetto – ci piacerebbe estendere il progetto a nuovi territori, continuare a formare gli operatori socio sanitari all’utilizzo di Gioiapp e delle altre piattaforme di videochiamata, avvicinare i giovani al volontariato e alla cittadinanza attiva anche attraverso il digitale e promuovere l’integrazione e la solidarietà tra soggetti diversi per abilità, età e cultura grazie a uno scambio di competenze tra i giovani della scuola e le associazioni del territorio. Grazie ai partner del progetto abbiamo sviluppato un sistema di relazioni sociali con organizzazioni e istituzioni del territorio che ci ha permesso di dare sostenibilità al progetto e attrarre nuove risorse e nuovi canali di finanziamento per implementare le nostre attività. Ringrazio sinceramente tutti gli operatori che hanno lavorato per questo con particolare riferimento alla FMps che ha creduto fortemente in
questo progetto.”

“Seguiamo con particolare interesse progetti come questo, in grado di coniugare la dimensione tecnologica con quella sociale. Gioia+ ha permesso a persone anziane fragili di condividere attività e interessi, di vivere momenti di relazione e di socialità attraverso l’uso di una applicazione – ha dichiarato Serena Spinelli, assessore alle Politiche Sociali della Regione Toscana -. È molto positivo, inoltre, che il progetto abbia visto la sinergia tra la rete delle associazioni e le amministrazioni del territorio. Anche la regione, infatti, ritiene importante favorire percorsi che sviluppino forme innovative di welfare, come quelle legate alle opportunità della tecnologia e delle piattaforme digitali, nell’ambito dei servizi integrati rivolti alle persone fragili o a rischio esclusione”.

“Un progetto che ha mirato all’inclusione dei più anziani – ha commentato invece Giuseppe Gugliotti, presidente della Società della salute senese, nonché sindaco di Sovicille. Si è trattato di un progetto di particolare importanza in un momento come quello che è stato la pandemia e che ha lasciato strascichi in un mondo come quello della socializzazione tra anziani, che era un tema già sotto osservazione”. David Bussagli, presidente della Società della salute valdelsana, ha fatto eco al collega: “Abbiamo messo in rete tante istituzioni locali, e oggi possiamo raccontare di come abbiamo lavorato sulle relazioni umane anche in una fase difficile che ci ha limitato nelle possibilità e nel tempo. Si è trattato di un progetto importante che è riuscita a garantire la vita di comunità in una fase dove era molto limitata”.